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Referendum: Forza Italia, parte da Firenze la fronda per il "sì"

Il capogruppo in Città metropolitana Semplici e a Scandicci Franchi annunciano lo strappo. Il partito: "Non sono più iscritti, parlano come privati cittadini"

Forza Italia è ufficialmente schierata per il "no" al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre ma a Firenze nasce la fronda' del "sì". E il partito attacca, parla di "equivoci inaccettabili" e accusa i tre militanti in questione di non essere "più iscritti dal 2014 a Forza Italia" e quindi di compiere una scelta "come privati cittadini". Protagonisti della presa di posizione sono Marco Semplici, capogruppo di Forza Italia nella Città Metropolitana di Firenze e Erica Franci, capogruppo di Forza Italia a Scandicci e già capogruppo azzurro nella Provincia di Firenze.

Voteranno sì alla riforma "dopo un'analisi nel merito strettamente legata ai contenuti" rifuggendo dalla strategia politica che vorrebbe far vincere il "no" per mandare a casa il premier Matteo Renzi. "Abbiamo combattuto l'antiberlusconismo, non schiacciamoci sull'antirenzismo", hanno spiegato annunciando la nascita del comitato "Liberi sì". E poi, ha aggiunto Erica Franci, "forse nel partito siamo in netta minoranza a pensarla così ma siamo sicuri di rappresentare una bella fetta dei nostri elettori".

La reazione del partito non si è fatta attendere e il coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, Paolo Giovannini insieme a quello comunale di Firenze Grande Città Marco Stella hanno sconfessato senza mezzi termini l'iniziativa di Semplici e Franchi con un altro forzista, Emanuele Viciani. "Il presidente Berlusconi e tutto il partito sono schierati per il 'no' al referendum costituzionale del 4 dicembre. I nostri militanti e dirigenti, a partire dai capigruppo alla Camera e al Senato, sono impegnati sul territorio a fare campagna per il 'no' - hanno spiegato - non sono accettabili equivoci di sorta, né tantomeno il coordinatore regionale Stefano Mugnai e i coordinamenti cittadino e provinciale di Firenze hanno autorizzato l'utilizzo del simbolo di Forza Italia per esponenti del nostro movimento che volessero sostenere le ragioni del Si".

"Semplici, Franchi e Viciani - aggiungono Giovannini e Stella - tra l'altro, non sono più iscritti al movimento politico Forza Italia dal 2014: da allora non ne fanno piu parte formalmente. Stare in un partito significa condividerne regole e scelte, a maggior ragione su un tema così rilevante a livello nazionale, su cui Forza Italia ha deciso di esprimersi con un giudizio chiaro, che non lascia spazio a interpretazioni. Prendiamo atto di una scelta che fanno non come esponenti di Forza Italia, ma come privati cittadini".

E sul caso è intervenuto anche l'ex presidente del Senato Marcello Pera, Presidente dei "Comitati Liberi Sì": "Cresce il malessere di tanti dirigenti ed elettori di Forza Italia che non hanno alcuna voglia di confondersi con l’armata Brancaleone del 'no' - ha detto - il fatto è che iscrivendosi al partito del 'no', Forza Italia rinuncia alla sua vocazione liberale e riformatrice, avvicinandosi alle forze della conservazione o dell'antipolitica come la Cgil, il M5S o la Lega: un vero suicidio. In Toscana lo hanno capito - ha concluso Pera - la speranza è che lo comprendano anche ad Arcore".

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