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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Referendum, assieme a Renzi a casa anche i fiorentini del 'Giglio Magico'

Tantissimi i fiorentini sbarcati a Roma con Renzi, dai fratelli Manzione agli ex presidenti di Ataf e Publiacqua Bonaccorsi e D'Angelis: chi va a casa e chi no

Va a casa Matteo Renzi, ma assieme a lui vanno a casa tanti altri, che a Roma l'ex sindaco di Firenze si era portato dietro. Sono gli uomini che girano attorno al cosiddetto 'Giglio Magico', i collaboratori stretti di Renzi sui quali il dimissionario presidente del consiglio ha fatto sempre affidamento.

Tra i tanti catapultati dal capoluogo toscano alla capitale, si salvano sicuramente gli eletti in parlamento, che manterranno il loro scranno. Tra questi Francesco Bonifazi, ex capogruppo in consiglio comunale ai tempi di Renzi sindaco, prima bersaniano e poi renziano doc, a tal punto da arrivare a ricoprire l'importante incarico di tesoriere del Pd.

Tra i fiorentini catapultati a Roma c'è poi Erasmo D'Angelis, ex presidente di Publiacqua (la stessa società dove, giovanissima, ha iniziato la sua folgorante carriera il ministro Boschi, nominata nel cda a 27 anni). D'Angelis è stato imposto da Renzi al governo Letta come sottosegretario ai trasporti, poi nominato direttore de L'Unità per guidare un giornale di supporto al governo, e poi finito al ruolo, dove è adesso, di responsabile di 'Italia Sicura', il programma di ricostruzione post terremoto. La sua poltrona traballa.

Da Firenze a Roma l'ex sindaco si è portato dietro Filippo Bonaccorsi, ex presidente di Ataf ai tempi di Renzi primo cittadino: Bonaccorsi è stato il privatizzatore dell'azienda di trasporto, a braccetto con Renzi, negli stessi momenti nei quali a Roma il Pd romano lottava invece per mantenere pubblica l'azienda di trasporto.

A Roma sono arrivati anche i fratelli Manzione. Antonella, che con Renzi sindaco era a Firenze a capo dei vigili urbani, nella capitale ha fatto una carriera folgorante: prima è stata messa a capo dell'ufficio legislativo di Palazzo Chigi, poi nominata nell'importante ruolo di consigliere di stato, con aspre polemiche perché eletta senza rispettare i limiti di età. La sua poltrona è salva. Il fratello, Domenico Manzione, è stato portato a Roma da Renzi in qualità di sottosegretario al ministero dell'Interno. La sua poltrona, a differenza di quella della sorella, dovrebbe saltare assieme a quella di Renzi.

Altri toscani arrivati a Roma con Renzi, ben noti, sono la ministra Maria Elena Boschi da Laterina, Arezzo, ('madrina' della riforma costituzionale sonoramente bocciata dagli elettori) e Luca Lotti da Empoli, braccio destro di Renzi, sottosegretario alla presidenza del consiglio. Entrambi sono stati eletti alla Camera alle politiche del 2013. La loro poltrona da parlamentari, almeno fino alle prossime elezioni, è ben salda a Montecitorio.

Altri ruoli legati più strettamente a Renzi e non istituzionali erano quelli del 'risponditore di mail' Pilade Cantini da San Miniato, del fotografo personale Tiberio Barchielli da Rignano (paese di origine dei Renzi), del segretario particolare Franco Bellacci, valdarnese, la storica segretaria Eleonora Chierichetti, Francesca Grifoni, ex Florence Multimedia (il 'canale di comunicazione' ideato da Renzi quando era presidente della provincia di Firenze), Giovanni Palumbo, ex capo di gabinetto a Firenze e poi capo della segreteria tecnica al governo. Assieme a loro tanti altri, per un elenco completo che sarebbe troppo lungo. Tutti loro dovranno trovare una nuova occupazione, ma non crediamo faticheranno troppo a farlo.

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