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Renzi incassa il Tfr pagato dai fiorentini

Il Fatto Quotidiano incastra il premier: fu assunto dall'azienda di famiglia e obbligò gli enti pubblici a versargli i contributi

Era stato assunto dall’azienda di famiglia pochi giorni prima di essere candidato. Poi è diventato Presidente della Provincia, sindaco e infine segretario del Pd e premier. Stiamo parlando di Matteo Renzi, che ha così potuto incassare il Tfr maturato in virtù di una norma che prevede che sia l’ente pubblico per il quale si ricopre l’incarico a pagare i contributi figurativi. A riportare la notizia è stato il Fatto Quotidiano, che ha verificato i dati del bilancio dell’azienda di famiglia Eventi 6 e stimato la cifra intorno ai 48 milioni di euro.

Eppure Renzi aveva annunciato, sempre al Fatto Quotidiano, di essersi dimesso dall’incarico una volta diventato presidente del Consiglio, rinunciando a quei contributi. Il Tfr di Renzi, sempre secondo quanto riporta il quotidiano diretto da Marco Travaglio, è stato salvato dal fallimento dell’azienda di Renzi grazie alla cessione del ramo d’azienda alla ditta della mamma del premier. La Chil e i suoi amministratori sono infatti finiti sotto processo per bancarotta fraudolenta

L’azienda Chil è anche finita al centro di una polemica su una garanzia a copertura di un mutuo concessa da Fidi Toscana, la finanziaria della Regione Toscana. Soldi pubblici mai restituiti, visto il fallimento dell’azienda.

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