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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La Provincia diverge dal Comune sul caso profughi e le cooperative

Il Presidente della Provincia ribadisce "l'importanza del dialogo" con le comunità straniere. Sulle cooperative criticate da Renzi: "Sono le uniche che rispettano i diritti dei lavoratori"

E’ stata una scelta ponderata.Era una situazione insostenibile sia per la sicurezza della città sia per le persone che occupavano”. Questo il commento del Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, a margine di un pranzo con 100 migranti nordafricani, in relazione allo sgombero di Piazza Bambini e Bambine di Beslan occupata da più di ottanta profughi somali, eritrei ed etiopi. Sabato 21 Maggio gli immigrati, tutti senzatetto, montano una tendopoli per protestare contro le politiche sulla Casa del Comune di Firenze. All’alba di martedì scorso il blitz di Vigili Urbani, Digos e Carabinieri che tentano di sgombrare la piazza.

Un’operazione densa di tensione che produce versioni discordanti: quattro Vigili Urbani feriti mentre il Movimento Lotta per la Casa, che appoggia l’occupazione, oltre ad affermare che nessun migrante ha usato violenza, denuncia minacce e percosse contro i profughi. Il giorno seguente gli occupanti abbandono della piazza. Il Movimento Lotta per la Casa riconduce lo sgombero alla volontà del Sindaco. “Renzi – sostiene il Movimento - ha detto all' assessore Saccardi che si è fatta mettere i piedi in testa da noi, come se dialogare fosse una colpa”. A Palazzo Vecchio sembra, quindi, che aleggino posizioni contrastanti. Chi vuole il pugno di ferro e chi, invece, sarebbe più incline alla mediazione, come il Presidente Barducci che afferma “sarebbe stato meglio se dopo sgombero fossero stati assegnati alloggi”. “La soluzione del problema – prosegue Barducci - deve essere trovata nell’ambito delle politiche sociali per permettere a questi cittadini di usufruire delle opportunità del patrimonio pubblico”. Una soluzione all’insegna del “rispetto delle regole e del dialogo con queste comunità”, divergente dall’operato di Palazzo Vecchio. “Ci sono esigenze diverse spesso anche contrasti – chiarisce il Presidente Barducci - ma è fondamentale trovare un punto di sintesi”.

Ma il punto di incontro in certe situazioni sembra veramente lontano. Lo dimostra lo strappo, se pur ovattato, fra l’Amministrazione Comunale e il Presidente della Provincia dopo l’attacco del Sindaco Renzi nei confronti delle cooperative identificate dal primo cittadino responsabili del ritardo dei lavori della linea due della Tramvia. Ma il Presidente Barducci ribadisce la sua posizione espressa già in una lettera inviata a Susanna Bianchi, Presidente delle Cooperative di Produzione e Lavoro, tre giorni dopo l’esternazione del Sindaco. Le cooperative chiarisce Barducci “hanno un fondamentale peso economico, oltre ad essere storici pilastri di mutualità e aggregazione”. Nell’attuale contesto lavorativo dove precariato e mancanza di certezze sono spesso la regola, il Presidente della Provincia, individua un ulteriore valore aggiunto delle realtà cooperative. “Oggi – afferma Barducci – sono delle realtà virtuose, dove i diritti dei lavoratori hanno un peso fondamentale”. Ancora una volta visioni differenti rispetto a Palazzo Vecchio ma Barducci ci tiene a ribadire la centralità dell’Amministrazione Comunale che considera “un importante punto di riferimento”. Anche se a volte gli attriti non mancano.

 

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