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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La Provincia lancia un bando per il recupero di Sant’Orsola

Il presidente Barducci: "Questa decisione si è resa necessaria a seguito della conclusione negativa della proposta di finanza di progetto risalente al 2012". Previste aree commerciali, sociali e culturali fruibili pure durante le ore serali

Un bando per il recupero e la ristrutturazione del complesso di Sant’Orsola. È questa la decisione presa dall’amministrazione provinciale di Firenze a fronte dell’impossibilità di far fronte con risorse proprie, o finanziamenti pubblici, al recupero del complesso di via Guelfa. Il bando sarà pubblicato – in italiano e in inglese – la settimana prossima, e promosso a livello internazionale.

“Questa decisione – spiega il Presidente della Provincia Andrea Barducci – si è resa necessaria a seguito della conclusione negativa della proposta di finanza di progetto risalente al 2012. Con la giunta di Palazzo Medici abbiamo dunque deciso di ricorrere ad una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento a privati per la concessione di valorizzazione del Complesso Sant’Orsola, nel rispetto delle destinazioni d’uso consentite e soprattutto dei vincoli e delle prescrizioni  derivanti dalla Soprintendenza”.

Secondo le linee guida per la valorizzazione e gestione del complesso di via Guelfa, le scelte progettuali dovranno rispondere essenzialmente all’esigenza di ricostituire l’identità dell’edificio all’interno del quartiere di San Lorenzo, sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista del restauro. Dovrà inoltre esser favorito l’insediamento di attività sociali e culturali fruibili pure durante le ore serali, anche grazie alla realizzazione del Museo di Sant’Orsola finalizzato alla conoscenza delle vicende storico-artistiche del complesso e la sua valorizzazione come luogo di sepoltura di Lisa Gherardini del Giocondo. Nello spazio dell’ex Chiesa Francescana, a seguito della verifica di interesse archeologico, sono emerse la cripta e gli avelli oltre alle strutture dell’impianto trecentesco; dovrà quindi essere prevista la loro conservazione, salvaguardia e valorizzazione.

Infine, le scelte progettuali dovranno prevedere il recupero degli accessi principali su via Panicale e via Guelfa – oltre al ripristino di quelli storici di via Taddea e di via di Sant’Orsola, già utilizzati durante il periodo conventuale – per rendere facilmente fruibili gli spazi ad uso polivalente delle corti interne, anche creando percorsi di attraversamento pedonale.

Le ulteriori attività previste, tra le quali quelle commerciali, di formazione, di orientamento turistico museale  – se localizzate al piano terra – potranno favorire  una immediata fruizione dall’esterno, anche visiva, del  complesso storico di via Guelfa.

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