Province: Firenze con Prato, Cenni si fa intervistare sul water | FOTO

Il caso sulle province fa irruzione in bagno. Sì in quello di Roberto Cenni, il sindaco di Prato. La questione detta così potrebbe sembrare curiosa, invece è solo complicata. Complicata come il riassetto delle province in Toscana. Questa mattina il governo ha dato il via libera al decreto legge sulla razionalizzazione degli enti: le province italiane passano da 86 a 51. In Toscana da 10 a 4. Tra queste anche la zona vasta fiorentina, la cosiddetta area metropolitana che comprende Firenze, Prato e Pistoia. Prato, appunto. Apriti cielo. “Mai con Firenze” ha tuonato il presidente del consiglio comunale pratese, Maurizio Bettazzi. E con questo ha annunciato azioni eclatanti. Come quelle  ipotizzate da il consigliere Longo, dell’Udc, pronto ad occupare l’autostrada. Oppure come l’iniziativa del sindaco Cenni, che per l’appunto e per protesta si è fatto intervistare in bagno, seduto sulla tazza del water (quando si dice l’ufficio di gabinetto del sindaco). "Per commentare la scelta del governo di rimettere Prato sotto Firenze – ha commentato sula suo prifilo facebook il sindaco – nessun gonfalone, basta e avanza il cesso!!!".

“Leggeremo il decreto – ha aggiunto Cenni – prenderemo atto delle disposizioni di legge e faremo tutti gli atti per scongiurare una legge vergognosa, senza cervello e inappropriata. Da un governo tecnico soluzioni così non ci si aspettano. Il blitz del Governo, con l’inserimento di Prato nella città metropolitana – ha continuato – rappresenta l'ennesimo colpo di mano. Mi auguro che il Parlamento intervenga. Non ci rassegniamo. La battaglia da fare adesso, più uniti che mai, è quella di affermare il ruolo centrale di Prato. Dobbiamo essere pragmatici e guardare prima di tutto all'interesse dei pratesi. Per noi le priorità restano lo sviluppo dei territori e delle nostre imprese, i servizi per la gente, la salvaguarda dell'autonomia dei Comuni e delle comunità”.