Leopolda 5, atto finale: protesta dei lavoratori alla kermesse di Renzi | FOTO

Ieri i lavoratori sono scesi in piazza a Roma, stamani una parte di loro si è presentata alla Leopolda di Matteo Renzi. Davanti ai cancelli d’entrata dell’antica stazione ferroviaria a protestare si sono schierati i dipendenti delle Acciaierie Speciali Thyssen di Terni. "Renzi ci ha detto – riporta l’Agenzia Dire - che da oggi si impegnera' in prima persona e sara' pronto a riconvocare un tavolo immediato a seconda di come andra' la riunione di mercoledi' tra l'amministratore delegato di Ast e il ministro Guidi".  "Tra venerdi' e lunedi' successivi alla riunione - aggiungono i lavoratori che riferiscono i contenuti dell'incontro ai colleghi che hanno atteso fuori dalla Leopolda - si e' impegnato a riconvocare subito le parti per essere immediatamente operativi".

Le tute blu hanno chiesto a Matteo Renzi di intervenire presso l'azienda per farle ritirare la decisione che abbassa la turnazione sull'area a caldo. "Solo in questo modo - spiegano i lavoratori - si puo' permettere di attuare il piano industriale". I lavoratori riferiscono di aver inoltre informato il premier del fatto che da 20 giorni sono in sciopero permanente e rischiano di non percepire stipendio a novembre. Relativamente all'incontro di mercoledi' al ministero dello sviluppo tra Guidi e l'amministratore delegato Thyssen, la delegazione degli operai siderurgici ha comunicato al premier di attendersi che sia ritirata la procedura in corso in modo che si possa "rientrare in fabbrica perche' la discussione e' aperta e ne vogliamo discutere in un nuovo tavolo". "Gli abbiamo chiesto- spiegano- di battere un colpo verso la multinazionale: che ci dimostri che questo piano industriale puo' essere cambiato".

Nelle stazione Ottocentesca presente anche il ministro del lavoro Poletti: “Abbiamo fatto l’incontro con i lavoratori di Terni e abbiamo convenuto che la prossima settimana ci rivedremo, intanto il governo e le istituzioni locali si  impegneranno per superare la fase di stallo”. 

Alla kermesse renziana, oggi la sala era piena, non mancano altri lavoratori con alle spalle situazioni complicate: Esaote e Meridiana. Entrambi in maglietta rossa per dar più tono e colore alle loro vicende. Su Meridiana, su 1.600 di loro pende la procedura di messa in mobilita', anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Noi ci siamo occupati dei lavoratori di Meridiana da molto tempo. Non e' la prima volta. Siamo sempre stati accanto a loro per approfondire le ragioni delle ristrutturazioni e delle semplificazioni. E, quindi, vogliamo capire bene qual e' il motivo di questa pesante ristrutturazione e se davvero si deve scaricare tutto sui lavoratori, qual e' la contropartita in termini di innovazione e di sviluppo dell'azienda e soprattutto se gli strumenti messi in campo dagli ammortizzatori sociali a quelli connessi alla ristrutturazione sono adeguati e validi". In merito all'operazione di acquisizione, attuata durante la fase di ricorso alla cassa integrazione, di un'altra azienda e del progressivo svuotamento dell'organico: "Non ho ancora approfondito tecnicamente e giuridicamente la vicenda, ma se i lavoratori ci cercheranno noi come sempre ci saremo".