Le piccole imprese contro il piano pubblicitario di Palazzo Vecchio
Le associazioni di artigiani pronte a ricorrere al Tar contro il piano della pubblicità della giunta Renzi. Secondo le associazioni di categoria: "Penalizza le piccole imprese in favore delle grandi aziende nazionali"
Un piano che “penalizza le piccole imprese in favore delle grandi aziende nazionali”, comincia così la diatriba sul nuovo regolamento pubblicitario preparato dalla giunta comunale. Quattro associazioni di categoria: Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato di Firenze sono pronte a ricorrere al Tar. I rappresentanti hanno già incaricato un legale per seguire la questione e analizzare tutte le carte della bozza di regolamento.
Il piano, votato la prossima settimana in Consiglio Comunale, "impedisce di fatto alle piccole imprese - ha spiegato il vicepresidente di Confcommercio Firenze Daniele Locchi - l'accesso agli spazi promozionali della città, e questo sia dal punto di vista delle agenzie pubblicitarie che da quello delle ditte commerciali di non grandi dimensioni che vogliano sponsorizzarsi".
MAXIBANDI - Nel mirino dei commercianti vi è soprattutto la decisione del Comune "di istituire maxibandi per gli spazi relativi a tutto il territorio comunale anziché farne di più piccoli ognuno dedicato ad una microarea - ha spiegato Locchi -. Bandi così grossi risultano economicamente non abbordabili per le circa 20 agenzie fiorentine; in questo modo si toglie loro il lavoro e si rischia di mandare a casa i 100 addetti che impiegano, mentre si consente alle grandi aziende nazionali del settore di venire qui da noi a fare man bassa".
Allo stesso tempo, ha aggiunto Locchi, "il nuovo piano penalizza anche le piccole e medie ditte locali, vietando in sostanza l'utilizzo degli strumenti pubblicitari più utili e sostenibili per aziende di queste dimensioni, cioé cartelli, striscioni, gonfaloni e vele".
