rotate-mobile
Politica

Comitati sulla Tav: "Un bluff la legge sulla partecipazione"

I Comitati toscani hanno espresso il loro disappunto circa la legge sulla partecipazione che avrebbe dimostrato un sostanziale fallimento. Come esempio portano il caso del sottoattraversamento dell'Alta Velocità

Continua la polemica sulla “finta” partecipazione garantita dall’apposita legge regionale promulgata nel dicembre 2007. Dopo l’incontro di Montaione, il 19 e 20 novembre scorso, l’appuntamento annuale di riflessione e dibattito sui processi pubblici inclusivi e la progettazione partecipata, alcuni comitati toscani, tra cui il Comitato Antitav hanno espresso “il pesante stato di malessere che circola in molte realtà e comunità regionali, nei confronti della legge sulla partecipazione” che dimostrerebbe, nelle sue applicazioni concrete, un mal funzionamento di base.

L’esempio “di una partecipazione riduttiva e addomesticata” portato dai Comitati è ancora una volta il caso del sottoattraversamento dell’Alta Velocità per il nodo di Firenze. Nella lettera indirizzata al presidente regionale Rossi le voci di protesta parlano di un progetto che “non ha ancora tutte le approvazioni necessarie” e che comunque “si avvale di piani di massima del tutto inadeguati alla realtà che sta emergendo fin dalle opere preliminari”. Una situazione grave, dunque, che sarebbe “tenuta nascosta ai cittadini che di fatto non sono informati di tutti i gravissimi rischi che correrà la popolazione e l’economia della città stessa per i prossimi dieci anni”. Le questioni spinose riguardanti la Tav dovrebbero, secondo i Comitati, essere oggetto di partecipazione reale, “prima che sia troppo tardi”. Se ciò non dovesse avvenire “sarebbe sufficiente a dimostrare che la legge sulla partecipazione è stata un bluff”.


   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comitati sulla Tav: "Un bluff la legge sulla partecipazione"

FirenzeToday è in caricamento