rotate-mobile
Politica Bellariva

Caso Variety: la politica si leva per non far chiudere il cinema

L'assessore regionale Scarletti di dice soddisfatta per la levata di scudi in favore del cinema Variety. "No alla cultura massificata. Il mio auspicio è che questa battaglia per salvare le sale di qualità come il Variety"

"Sono soddisfatta davanti al disco rosso che il Comune di Firenze pare voler mettere sul cambio di destinazione d'uso per il cinema Variety e davanti alla mobilitazione politica che si sta delineando per contrastare la chiusura di un altro cinema a misura d'uomo: da tempo, come Regione, siamo su queste posizioni. Più siamo, meglio è". Così Cristina Scaletti, assessore alla Cultura di Regione Toscana, per la quale il problema è soprattutto culturale ("Combattere contro il disegno di città sempre più omologate e sempre meno diverse è oggi imperativo categorico per ogni buon amministratore della cosa pubblica").
L'assessore regionale torna a usare parole dure contro "il rischio di una cultura massificata, fagocitata dal mercato in un Paese intero ridotto a una sterminata distesa di multiplex, outlet e centri commerciali tutti uguali dove la persona si smarrisce e la comunità perde bellezza, storia, radici, passato, identità facendo a sé stessa un danno che, a breve, diventa anche danno economico".
E' per questo - prosegue - che "come classe dirigente dobbiamo sentirci tutti impegnati in azioni concrete, coerenti, continue. Il mio auspicio è che questa battaglia per salvare le sale di qualità come il Variety prosegua, per le specifiche competenze di ciascun livello istituzionale e politico, senza contraddizioni, ripensamenti e soste nel vero interesse della città".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso Variety: la politica si leva per non far chiudere il cinema

FirenzeToday è in caricamento