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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Promozioni tra i dirigenti della Polizia: Firenze la Caporetto d'Italia

Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia lancia l'allarme: su 115 promozioni nessuna avvenuta a Firenze. Si rischia la disaffezione al lavoro da chi non vede riconosciuto alcuno “sbocco” professionale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Alcuni giorni fa, a Roma, si è tenuto il Consiglio di Amministrazione in cui sono state valutate le promozioni dei quadri direttivi ai ruoli dirigenti della Polizia di Stato.
Ancora una volta, con l’amaro in bocca, si è verificato ciò che da anni accade in questa città: al di là del dott. Marco Dal Piaz, assegnato a Firenze nei mesi scorsi ma che ha svolto la carriera professionale ad Arezzo (ed a cui il Siulp rivolge i più accorati complimenti ed auguri), nessuno dei quadri direttivi di questa città è stato scrutinato per l’accesso al corso di formazione dirigenziale.
In ambito nazionale sono stati nominati circa 35 dirigenti superiori ed oltre 80 primi dirigenti ma, del personale in servizio a Firenze, nessuno è stato ritenuto all’altezza di tale promozione.
Il Siulp Fiorentino esprime amarezza per questa circostanza, ormai abitudinaria, che rappresenta un evidente disincentivo per i funzionari della Polizia di Stato in servizio in questa città. Non si capisce, infatti, la ratio secondo cui, funzionari con molti anni di anzianità di servizio, con brillanti carriere alle spalle, dirigenza di uffici, non vedano riconosciuto – al pari dei loro colleghi in servizio sul territorio nazionale – il proprio operato.

Una sorta di apnea pare avere investito questa città: il personale ogni anno subisce riduzioni di organico, nessun riconoscimento a chi opera in questa provincia, ecc., non rappresentano, indubbiamente, uno stimolo per chi quotidianamente, a Firenze, mette la propria vita al servizio dei cittadini.
Occorre tra l’altro sottolineare, in esatta antitesi, che per quanto attiene i questori in servizio in questa città, da molti anni Firenze esprime questori che vanno ad occupare ruoli prestigiosissimi nel panorama nazionale: da questore di Milano, a questore di Roma, questa la carriera che sembra ormai essere riservata ai questori che prestano opera a Firenze.
Se tale trend non subirà una brusca inversione sarà inevitabile la disaffezione al lavoro da parte di chi, pur anagraficamente giovane, non vede riconosciuto
alcuno “sbocco” professionale.

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