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Terzo mandato da sindaco, Prodi a Firenze: "Perché escluderlo?"

Sul tema si dibatte a livello nazionale e la questione interessa da vicino Dario Nardella, che si avvia all'ultimo anno del secondo mandato

"Cosa vuol dire impedire il terzo mandato, escludere l'esperienza? Cioè mettere un limite temporale all'esperienza?". E' l'ex due volte presidente del consiglio ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi a fornire di fatto un assist al sindaco Dario Nardella, che si avvia ad iniziare l'ultimo anno del secondo ed ultimo, a norme attuali, mandato da primo cittadino, con scadenza maggio 2024.

"I limiti a queste cariche mi hanno sempre fatto riflettere. Saranno gli elettori, al limite, ad escludere un terzo mandato", prosegue Prodi, questa mattina a Firenze per una lectio magistralis tenuta alla School of transnational governance. "Negli ultimi anni, l'antipolitica ha raggiunto livelli impressionanti, siamo arrivati al non finanziamento pubblico ai partiti o all'esclusione del terzo mandato. Ma alla fine la classe politica è migliorata con questi provvedimenti?" si chiede Prodi.

Prodi risponde alle domande dei cronisti che gli fanno domande sull'argomento ed evita di riferirsi direttamente a Nardella, "che stimo moltissimo", sottolinea però. L'inquilino di Palazzo Vecchio in passato più volte si è espresso a favore di una modifica delle norme attuali, così da consentire anche ai sindaci dei comuni con più di 5mila abitanti di non essere costretti a fermarsi ai box dopo i dieci anni dei primi due mandati.

È una questione di cui sta discutendo tutta la politica nazionale. Tra gli ultimi a caldeggiare la possibilità di un terzo mandato, che aprirebbe la strada ad un 'Nardella tris', anche il presidente della Regione Eugenio Giani, magari lui intimorito anche dal fatto che nel 2025 possa soffiargli la poltrona di governatore. Per ora, fantapolitica, o quasi.

Tornando a Prodi, il professore, interrogato sull'asse costruito a Pisa tra Pd e 5 Stelle in vista delle elezioni comunali di maggio, si limita a dire: "Se il centrosinistra vuol vincere le elezioni ha bisogno di un'alleanza ampia". Se non è un'approvazione, poco ci manca.

Con la modifica della legge Nardella potrebbe restare fino al 2029

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