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Il Pd si spacca, Rossi alza la voce: "Anneghiamo in una palude di politicismi"

Il Partito democratico è al bivio. Letta che fa il premier e non vuol essere disturbato da Renzi. Renzi che vorrebbe fare il segretario del Pd per accorciare i tempi d’accesso a Palazzo Chigi. E il governatore sbotta

Il Partito democratico è al bivio. Letta che fa il premier e non vuol essere disturbato da Renzi. Renzi che vorrebbe fare il segretario del Pd per accorciare i tempi d’accesso a Palazzo Chigi. Di mezzo il congresso per stabilire chi sarà il dopo Epifani. Primarie aperte, consultazioni tra gli iscritti con l’aggiunta degli aderenti. Ci sono gli strappi decisi, le ricuciture, le polemiche e le carezze. Roba da strateghi con al centro della questione. Un discorso che sta cominciando a stufare al presidente della Regione, Enrico Rossi, che su Facebook lancia il monito: “Il Pd rischia molto. Dovrebbe discutere di contenuti e invece annega in una palude di politicismi e si spacca sulle regole. In realtà, come dice Cuperlo, le regole o si cambiano insieme o sono materia di congresso”.

E ancora, entrando nel merito della faccenda: “Il fatto che il segretario deve dedicarsi al partito ed essere impegnato per tutto il mandato a questo lavoro senza puntare alla presidenza del consiglio è materia da congresso. Ed analogamente lo è la discussione sulla continuazione del governo Letta sulla necessità che prima delle elezioni si faccia un minimo di interventi e riforme elettorali sociali, economiche e istituzionali. Chi si presenta come candidato a fare il segretario dovrà parlare chiaro su questi temi e io sono convinto che la nostra gente farà la scelta giusta. Quindi fissiamo la data del congresso, che già doveva essere fatto, e diamo la parola ai nostri militanti e ai nostri elettori”.

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