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Abolizione delle Province del governo Monti, Barducci: “E’ un papocchio”

Il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci critica l'operato del governo riguardo l'abolizione delle Province. E rilancia l'area metropolitana con il modello Grecia

Il presidente Andrea Barducci ci crede e spinge l’acceleratore sulla città metropolitana, un agglomerato che comprenderebbe la provincia di Firenze, Prato e Pistoia. Del progetto si discute da tempo, da ancor prima che il governo Berlusconi prima e quello Monti poi, hanno messo nel mirino le Province e la loro abolizione o snellimento.

Oggi Barducci ha riproposto la sua "contromossa" all’azzeramento delle ente intermedio tra Regione e Comune, sulla scia di ciò che è stato fatto nella Città Metropolitana greca di Volos, il cui sindaco Panos Skotiniotis sedeva proprio al fianco di Barducci.

“In Grecia la riorganizzazione istituzionale ha comportato una valida riduzione di costi ed una maggiore efficacia ed efficienza delle autonomie locali. E’ esattamente quello che noi proponiamo con l’istituzione delle città metropolitane – ha spiegato Barducci - un ente intermedio a cui vengono affidate le sole competenze di area vasta, come le infrastrutture, il sistema di smaltimento dei rifiuti o lo sviluppo economico”. Barducci ha anche previsto a quanto ammonterebbe il risparmio se il governo decidesse di seguire la via indicata dalla Provincia di Firenze, circa due o tre miliardi di euro.

"La cosa incredibile è che le Province non verranno abolite. Monti alla sua prima uscita televisiva ci aveva detto che le Province sarebbero state abolite, mentre rimarranno tutte in piedi e l'unica cosa che cambia è il modello elettorale sottraendo all'elettore la possibilità di scegliere perché ci saranno solo nominati. E' un papocchio".

“E poi – conclude Barducci – mi chiedo che senso ha, se si toccano le Province, mantenere in piedi tutto l’impianto delle Prefetture, dei Ministeri distaccati, dei Consorzi e delle varie e molteplici agenzie sparse sul territorio nazionale”.

L’incontro odierno è servito a conoscere l’esperienza greca. Con il riordino degli assetti istituzionali lo Stato ellenico ha promosso una riforma amministrativa, entrata in vigore dal 1º gennaio 2011 e denominata riforma Kallikratis, che ha determinato l’unione di 1.300 comuni in 325 comuni e delle 52 province in 13 regioni. L’appuntamento con i rappresentanti della Grecia arriva dopo altri incontri istituzionali in cui sono state messe a confronto l’ipotesi di costituzione di una Provincia della Toscana Centrale  con altre esperienze internazionali come Londra, Barcellona e Lille.  

 

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