Estate Fiorentina senza musica elettronica: è polemica sul caso Muv
Polemica tra gli organizzatori del festival di musica elettronica e l'assessore alla cultura di Palazzo Vecchio. "La verità e che si vuole far pagare al Muv la responsabilità della morte del ragazzo investito un anno fa"
Presentato ieri a Palazzo Vecchio il programma per l’Estate Fiorentina. Una polemica ha fatto da regina, lo stop del Muv, festival di musica elettronica. La spiegazione fornita dall’assessore alla cultura della giunta Renzi, Giuliano Da Empoli, riguarda la mancanza di alcuni permessi sul fronte sicurezza, senza cui il festival è rimasto bloccato nella griglia di partenza ad un giorno dal via.
"E' una vergogna - gli ha replicato Gianluca Lucente, uno dei curatori di Muv - è dallo scorso ottobre che chiediamo di incontrarla per organizzare al meglio l'evento e lei non si è mai resa disponibile. Salvo bloccare tutto ad un giorno dall'inizio programmato".
Più tardi, quando l’assessore se n'era già andato, Lucente ha aggiunto: "La verità e che si vuole far pagare al Muv la responsabilità della morte del ragazzo investito un anno fa, quando è evidente che il Muv non ha alcun coinvolgimento in questa vicenda ed ha sempre rispettato tutte le regole che c'erano da rispettare". Il riferimento è al caso di Lorenzo Guarnieri, 17 enne rimasto ucciso in uno scontro tra scooter nella notte tra il 1 e il 2 giugno scorso nell'area delle Cascine: ad investirlo fu un motorino guidato da un uomo risultato poi sotto l'effetto di alcool e droga. In quel momento, al parco era in corso Muv. Proprio stamani ci sarà un incontro dell’associazione Guarnieri, insieme al sindaco Renzi, per parlare dell’introduzione del reato di omicidio stradale.
La risposta di Palazzo Vecchio non si è fatta attendere: "Gli organizzatori del Festival Muv - si legge in una nota- hanno presentato una richiesta di autorizzazione per il pubblico spettacolo per 1500 persone alla Limonaia di Villa Strozzi (raddoppiando così il numero rispetto alla precedente autorizzazione nella struttura) in data 23 maggio. Gli uffici hanno avviato l'istruttoria e il 28 maggio, in soli sei giorni (da notare che il tempo consentito è di 60 giorni) hanno chiesto la presentazione della documentazione prevista, compreso un certificato di collaudo della Limonaia ai sensi del Decreto ministeriale del 14 gennaio 2008 in materia di sicurezza sismica. La documentazione presentata dal Muv è risultata incompleta di questo certificato e in data 30 maggio è stato comunicato il diniego alla richiesta di autorizzazione per lo svolgimento del Festival. Si precisa che non c'é stato accanimento burocratico ma l'applicazione delle regole vigenti: il documento mancante è indispensabile al fine di garantire la sicurezza delle persone presenti all'interno della manifestazione"