Pelù contro Renzi, capitolo IV: "Le critiche contro il sindaco? Spero gli servano"
Il cantante dei Litfiba è tornato a pungere il 'rottamatore': "Spero che le critiche al sindaco più assenteista d'Italia, gli servano. A Firenze oltre che creare un salottino a cinque stelle nel centro avrebbe potuto fare molto di più"
Renzi? “Un ‘berluschino’. Politicamente parlando. In senso nazionale. E “come sindaco fa cagare”. In senso più strettamente locale. Parola di Piero Pelù, che prima d’essere l’anima dei ‘Litfiba’ è un fiorentino doc. Un fiorentino con il dente avvelenato contro il suo sindaco. La storia è nota. Lunga. Più di una volta Pelù ha dato contro a Renzi. E Renzi ha sempre rispedito al mittente le accuse. Come venerdì sera, quando ospite degli studi di Rtv38 per la diretta #matteorisponde, ha parato i colpi del rocker e ha contrattaccato: Pelù “ha fatto il consulente artistico al Comune di Firenze prima che arrivassi io, e abbiamo visto i risultati...”. E ancora: “L’Estate fiorentina ora funziona, prima non funzionava; lui prendeva i soldi, e chi c’è ora, Riccardo Ventrella, non prende soldi”.
Avanti così, compreso un affondo, sempre di Pelù contro Jovanotti che da tempo sostiene Renzi. Accuse e scuse: “Ho offeso Lorenzo Jovanotti in una intervista radiofonica e mi scuso ufficialmente con lui”: ha scritto ieri la voce dei Litfiba su Facebook. “Ognuno – ha scritto ancora – è giusto che abbia le proprie idee nella vita, nella musica e in politica quindi non deve essere giudicato da nessun altro per il solo fatto di essersi espresso o schierato col bianco piuttosto che col nero o col rosso. Giudicare le scelte degli altri è sterile e inutile come entrare in una discussione sulla soggettività della bellezza; a me interessa solo la purezza e ritengo che se Lorenzo ha fatto certe scelte lo ha fatto con grande onestà”.
PELU’ A RDF – La questione Pelù-Renzi, tuttavia, è andata avanti anche oggi. Le accuse le solite, più bassi tuttavia i toni e i giri del motore del cantante: “Spero che le critiche che sto muovendo a Renzi, il sindaco più assenteista d’Italia, gli servano per capire che per essere un bravo sindaco e forse in futuro anche un bravo governatore di questo disastro di Paese, bisogna essere persone con la mente aperta e avere voglia di cambiare tutto un sistema clientelare che ci ha portato ad essere in queste condizioni”. Così la rockstar ai microfoni di Rdf 102.7. E ancora: “E’ sotto gli occhi di tutti che Renzi avrebbe potuto fare molto ma molto di più per la città: oltre a quei bellissimi lavori che ha fatto per creare un salottino a cinque stelle nel centro, il resto della città ha bisogno di molte più attenzioni, dal punto di vista urbanistico ma anche sociale e culturale”.