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Pedonalizzazione: "se ci saranno problemi pronti a rimettere in discussione le scelte"

Tra poche ore scatterà la nuova era del centro storico a piedi, un tassello in più dopo il primo passo di San Giovanni, Renzi: "per una settimana non prendete l'auto", ma con gli invalidi la polemica non si placa

contromano“Invito chi può, per la prima settimana, a evitare di prendere la macchina”. Un appello piuttosto esplicito da parte del sindaco Matteo Renzi in previsione dei disagi che colpiranno la città durante i primi giorni della nuova pedonalizzazione Pitti – Tornabuoni. “Questa è un’operazione molto complessa, ci saranno dei disagi, ci sarà da abituarsi – continua il sindaco Renzi – chiediamo scusa in anticipo se qualcosa non funzionerà”.

Da ieri i primi lavori per introdurre la città in questo nuovo passaggio. In via della Vigna Nuova e Vecchietti il traffico è cominciato a scorrere al contrario, in piazza Goldoni è stata posta una piccola rotonda color salmone, ed è stata introdotto il doppio senso di marcia nel ponte alla Carraia. Prima tappa di un percorso che culminerà questa notte, a partire dai lavori sui lungarni, cosicché il patrono di San Giovanni darà il benvenuto alla rivoluzione. Nella giornata di ieri i disagi sono stati contenuti. La concentrazione dei problemi si è avuta tra le 8 e le 9,30 del mattino, quando la contemporaneità del carico e scarico merci, i nuovi percorsi Ataf e qualche autista diciamo sorpreso hanno complicato un po’ le cose. La vicenda potrebbe complicarsi con l’attuazione dell’intero programma, soprattutto c’è da valutare l’impatto di questa misura sui viali. Complicazioni che Palazzo Vecchio vorrebbe volentieri evitare.

Questa scommessa per l’amministrazione di Palazzo Vecchio e per il sindaco è carica di valore simbolico per vari motivi. Primo, la volontà di cambiare le abitudini della città; secondo, la nuova concezione del centro storico, terzo, una nuova filosofia della mobilità cittadina. E le nuove aree pedonali di piazza Pitti, via Tornabuoni e Por Santa Maria, sono l’esemplificazione di questa filosofia progettuale ed amministrativa. “Noi vogliamo una città dove si torni a vivere la qualità degli spazi pubblici, dove il diritto di un passeggino o di un anziano valga quanto quello di un motorino”.
Per questo la giunta e l’ufficio di Renzi stanno catalizzando in queste ore tutti gli sforzi e l’attenzione su questo fronte. Sbagliare vorrebbe dire molto, Renzi lo sa. Dopo l’annuncio dei nuovi spazi pedonali, che aggiungendosi a quelli di San Giovanni copriranno un’area di circa 6,5 ettari, le polemiche non sono state di certo mancate: residenti, tassisti, parte del commercio fino ad un fronte della Rsu Ataf. Non solo; la pedonalizzazione per reggersi ha bisogno di tutta una serie di misure urbane necessarie per sostenere i principi in essere di questa “rivoluzione dei passi”. Muterà in particolar modo la vita in Oltrarno che in una notte si trasformerà in zona Ztl A+, con tanto di nuovi corridoi di ingresso e fasce orarie ben precise e rigide. Un cambio di stile, di abitudini, importante.

La prudenza in questi casi non è mai troppa. “Se ci saranno dei problemi – ha affermato Renzi –noi saremo pronti a verificare ed a rimettere in discussione le nostre scelte”. Le convinzioni del sindaco, tuttavia, sono altre: “penso, lo dico con sincerità, cha alla fine andrà a finire come piazza del Duomo e via Calzaiuoli, dove all’inizio erano tutti contrari e si lamentavano tutti, poi ha vinto la bellezza di considerare le nostre strade non soltanto i luoghi dei gran premi ma come occasione per incrociare i nostri cammini; la bellezza di questa scelta diventerà patrimonio dei fiorentini”. Poi un invito a chi in questi giorni, come i commercianti di via Tornabuoni, si sono messi di traverso: “basta di lamentarsi sempre, abbiate più coraggio; provate a tirare fuori un po’ di soldi, investite nella qualità delle vostre vie, mettete delle fioriere, organizzate eventi, vedrete che via Tornabuoni sarà più bella”.

CAPITOLO INVALIDI. Non si placa la polemica sulla pedonalizzazione tra le associazioni degli invalidi e Palazzo Vecchio. Per domani mattina è previsto un presidio in piazza Pitti guidato da Michele Cirrincione, presidente della consulta comunale dei portatori di handicap. “Il sindaco Renzi – ha dichiarato Cirrincione -deve capire che il disabile va rispettato, e che gli deve essere data la possibilità di camminare e muoversi con la macchina, perché non si può impedire ai disabili di usare questo ausilio”. Alle tesi ed alle richieste degli invalidi hanno risposto sia Renzi che l’assessore alla mobilità Mattei. L’assessore se pur inflessibile sulle scelte intraprese ha dato una risposta che apre a certe richieste ma ad un patto: “vi chiedo una mano: se riusciamo ad arrivare a fine legislatura con un numero accettabile di macchine con permesso invalidi, credo che si possano fare aperture di tipo diverso. Ora, con 16 mila permessi invalidi, e 16 mila invalidi a Firenze io non li vedo, il nostro atteggiamento sarà un atteggiamento che a voi sembrerà punitivo”.  

Molto più duro l’intervento del sindaco, che si è scagliato contro i sindacati ed i furbi: “l’attenzione ai disabili da parte nostra è forte e vera, le polemiche di una parte delle associazioni dei disabili, strumentalmente cavalcate da una parte dei sindacati, sono ridicole”. Il sindaco in questo rimarca la bontà delle scelte e ricorda che per i veri disabili c’è “la possibilità di parcheggiare anche in piazza Pitti, ma per coloro che pensano di fare i furbi, con il permessino della nonna per andare dappertutto, sappiano che gli faremo una guerra senza quartiere”. Ai disabili, tuttavia, queste parole non sono bastate quindi domani scenderanno nella nuova piazza pedonalizzata.
 

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