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Pd, Nardella apre la festa dell'Unità: "Serve un nuovo gruppo dirigente"

Il sindaco ospite a Omnibus rilancia la riforma della giustizia sulla certezza della pena

Ieri sera la festa dell'Unità ha aperto i battenti alle Cascine. La kermesse - una festa ridotta rispetto agli anni passati - ha preso il via con un simbolico taglio di un nastro tricolore e un minuto di silenzio per le vittime del disastro del Ponte Morandi a Genova e della tragedia del Pollino in Calabria. Presenti il sindaco Dario Nardella e il direttore dell'Espresso Marco Damilano, che ha presentato il suo libro ''Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia''. 

La festa risente delle imminenti elezioni amministrative tanto che il sindaco Nardella prenderà parte ad almeno tre iniziative in 15 giorni. Ieri sera per la prima volta è salito sul palco delle Cascine il primo cittadino di Firenze. "Dopo la festa dell'Unità ci sarà il congresso regionale. Sono convinto che sarà un momento straordinario di rilancio se il Pd metterà al centro i temi, i contenuti, i valori, e non una semplice conta. Mi sono impegnato a non parlare di nomi, e non lo farò. Il Pd toscano - ha aggiunto - ha bisogno di un nuovo gruppo dirigente che sia compatto, quanto più unito possibile e che sappia vivere questo desiderio di rilancio e di cambiamento". Per ora è impensabile che il congresso regionale del Pd possa svilupparsi con una candidatura unitaria. Lo schieramento dei renziani sembra spingere su Massimiliano Pescini, sindaco di San Casciano Val di Pesa, e c'é la possibile discesa in campo dell'ex deputato Federico Gelli, che potrebbe far sintesi e breccia tra i delusi dell'attuale classe dirigente.

IMMIGRAZIONE E SICUREZZA

Il sindaco questa mattina è stato ospite della trasmissione televisiva Omnibus di La7 dove ha parlato anche dell'inchiesta per frode che ha portato all'emissione di misure cautelari a persone che gestiscono centri di accoglienza in provincia di Firenze. "La lotta tra bianchi e neri serve a una certa parte politica e viene amplificata dai social network - ha detto il primo cittadino - per noi un delinquente è tale in ogni caso. Nel nostro Paese però serve una maggiore certezza della pena, a Firenze le forze dell'ordine arrestano gli spacciatori che due giorni dopo sono nuovamente a piede libero. Serve una riforma della giustizia".

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