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Giani inizia a riposizionarsi e 'chiama' Conte: "Collaborazione Pd - 5 Stelle a partire dalle comunali"

Il presidente della Regione tiene a far sapere di aver parlato con il leader 5 Stelle, Italia Viva con il nuovo corso Schlein potrebbe andare all'angolo

Realpolitik? Quieto vivere? Strategia di lungo periodo per essere riconfermato a candidato presidente della Toscana nel 2025? Chi più ne ha, più ne metta. Fatto sta che il presidente della Regione Eugenio Giani, l'hanno notato tutti, pare avere iniziato una manovra di 'riposizionamento', senza troppi clamori, come nel suo stile, ma abbastanza netta.

"Ho parlato con Conte"

Sabato, dopo la grande manifestazione antifascista di Firenze a difesa di scuola e Costituzione, il presidente ha voluto a far sapere di essersi fermato a parlare con il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, anche lui in corteo.

"Abbiamo un obiettivo, far bene figurare l'alleanza di centrosinistra alle prossime elezioni in Toscana (in primavera si vota per i sindaci di Pisa, Siena e Massa, ndr). Gli ho suggerito di organizzare un incontro per trovare una collaborazione, anche per sfruttare le difficoltà evidenti del centrodestra", dice oggi Giani sulle pagine de Il Tirreno.

Una "collaborazione" dunque, di fatto il via ad un cammino per arrivare ad un'alleanza futura, a livello locale e anche nazionale, come è già stato nel governo 'giallo-rosso' guidato proprio da Giuseppi nel 'Conte 2, da settembre 2019 a febbraio 2021, quando le trame di Matteo Renzi e sodali lo buttarono giù per far arrivare Mario Draghi.

Il nuovo corso Schlein

Pare già passata un'eternità. Ma il nuovo corso iniziato dal Pd di Elly Schlein potrebbe andare in quella direzione. Non a caso Schlein e Conte a Firenze, al termine della manifestazione, hanno parlato e si sono fatti fotografare assieme. L'ex presidente del consiglio ha già mandato messaggi di 'apertura' di credito, fin da subito dopo il risultato delle primarie. E da Schlein non paiono esserci pregiudiziali insuperabili, tutt'altro.

Ovvio che molto più difficile sarebbe stato con l'elezione di Bonaccini, ex renzianissimo e da sempre indicato come più vicino a Italia Viva che ai 5 Stelle. Ma il presidente dell'Emilia Romagna, appoggiato anche da Giani, ha perso. E le carte in tavola cambiano.

"Disponibilità"

"Non facciamo l'errore commesso alle politiche di settembre, quando siamo andati in ordine sparso. Da parte del Pd c'è disponibilità, cerchiamo candidature che possano trovare sostegno di tutto il centrosinistra. Non mi ha dato una risposta definitiva, però l'ho visto (Conte, ndr) molto interessato al ragionamento", dice Giani nella stessa intervista al Tirreno.

Ovvio che un conto sono le dinamiche nazionali, un altro quelle locali e regionali. In Toscana un'alleanza Pd - 5 Stelle "è prematura", dice a Repubblica il deputato pentastellato Andrea Quartini, eletto a Firenze. "In due anni e mezzo Giani non mi ha mai chiamato", rincara la capogruppo in Regione Irene Galletti, sempre sulle pagine di Repubblica, parlando anche di "opportunismo".

Molte divisioni a Firenze e in Toscana

I temi che dividono 5 Stelle e Pd in Toscana del resto sono, da sempre, molti e di importanza notevole: alta velocità e tunnel sotto Firenze, ampliamento dell'aeroporto di Peretola, multiutility, per citare tre esempi che vedono coinvolto direttamente il capoluogo regionale. Più di recente si sono aggiunte le divisioni sul rigassificatore di Piombino.

Ciao ciao Italia viva?

Giani del resto in Toscana ha sempre guardato più ad Italia Viva e a Renzi, che ebbe un ruolo non da poco nel farlo arrivare alla candidatura per la presidenza. Non a caso in Regione Giani si è speso per fare avere ai renziani, che pure contano solo due consiglieri (Scaramelli e Sguanci) ruoli molto importanti: un assessorato e la vicepresidenza a Stefania Saccardi e la vicepresidenza del consiglio allo stesso Scaramelli. Dalle fila di Iv arriva anche il nuovo Difensore civico, Lucia Annibali.

Le cose però cambiano. Renzi e compagnia, anche se ufficialmente smentiscono, già cercano i dem 'delusi' dalla Schlein. Il coordinatore regionale bolla i movimenti di Giani, ancora su Repubblica, come "goffo tentativo di riposizionamento". C'è timore che Italia Viva sia messa all'angolo? Andrea Marcucci, ex potente senatore Pd toscano non tornato in parlamento alle ultime elezioni, già pensa ad un addio. Forse tornerà dall'ex rottamatore? Chi lo sa. Una cosa è certa: l'elezione di Schlein e Fossi ha cambiato molte cose.

2025, lontano ma non troppo

Vedremo nei prossimi mesi. Ad ogni modo, sicuramente sì, quello di Giani appare proprio l'inizio di un riposizionamento. "Con Fossi abbiamo molto in comune", non si stanca di ripetere a proposito del rapporto con il nuovo segretario regionale del Pd. In realtà, i punti controversi sono più d'uno. Ma tant'è. Chi sta vicino a Giani assicura che non ci pensa nemmeno a non ricandidarsi a presidente. E per il 2025, seppur sembra lontano, bisogna già iniziare a lavorare.

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