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Open, Renzi: contro di me usato giornalismo a richiesta

Il senatore: "Pubblicazione notizie riservate su di me non è coincidenza"

Matteo Renzi si scaglia contro quello che chiama "giornalismo a richiesta", ossia la divulgazione a mezzo stampa di informazioni riservate, che vengono passate al giornalista da chi le possiede con lo scopo della pubblicazione, informazioni che altrimenti "il giornalista non avrebbe avuto". E questa "è una violazione del codice penale". 

Il riferimento dell'ex premier, senatore di Scandicci e leader di Italia Viva, è alle testate che hanno pubblicato le informazioni relative all'acquisto della sua casa di Firenze. Pubblicazione avvenuta in concomitanza con "la retata" dei finanziatori della Leopolda. Ma "se nelle stesse ore della perquisizione si pubblicano, con un giornalismo a richiesta, dati che solo Bankitalia o la procura hanno - ha sottolineato - siamo consapevoli che le casualità esistono ma c'è un corto circuito tra la comunicazione e la battaglia giudiziaria".

Renzi, interpellato dai giornalisti dopo il dibattito, ha aggiunto che "quella roba è stata passata con l'obiettivo di mascherare mediaticamente un'indagine. Si parla così della mia casa e non dell'indagine sulla Fondazione e la gente confonde i due piani. Quanto accaduto non è una coincidenza".
 

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