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Palazzo Vecchio: no alla moschea nell'ex deposito tram, sì alla Lidl

Il Comune ha respinto un'osservazione al Regolamento urbanistico presentata dalla comunità islamica sull'area accanto al teatro Obihall: l'amministrazione ha scelto di andare avanti avanti con l'alienazione a carattere commerciale

Non sarà l’ex deposito dei tram, nell’area che ospita anche il teatro Obihall, ad ospitare la moschea a Firenze. Su quell'immobile, in via De André, ha già messo gli occhi la Lidl e Palazzo Vecchio continua a puntare su una destinazione commerciale.

Così l’ipotesi a sud della città è stata definitivamente bocciata dal Regolamento urbanistico (Ruc) di Palazzo Vecchio approvato dalla giunta Nardella e ora all’esame delle commissioni comunali prima dell’approdo in Consiglio comunale. L’osservazione numero 271 al Regolamento urbanistico, presentata dall’architetto Rashid Osama per conto della Comunità musulmana e Associazione per la moschea di Firenze, è stata respinta perché “non accoglibile”.

L'osservazione presentata “evidenzia la necessità della comunità musulmana- è scritto nella relazione di controdeduzione alle osservazioni del Ruc- di avere un centro per attività culturali, assistenziali e religiose (vedi percorso di partecipazione "Una moschea per Firenze" nonché la volontà manifestata all'Amministrazione Comunale ai rappresentanti della comunità) e ritiene che l'area di trasformazione AT 03.04 "Ex deposito tram", oltre a essere fra le ubicazioni maggiormente gradite da parte della comunità, potrebbe essere per dimensione e ubicazione idonea per accogliere il centro. Chiede pertanto, nell'eventualità che sia raggiunto un accordo con l'Amministrazione Comunale, proprietaria dell'immobile, di integrare la scheda relativa alla AT 03.04 in modo che tra le destinazioni previste, oltre a quella commerciale MSV (max 60 %) e direzionale (max 60%), siano inseriti anche servizi collettivi con un massimo dell'80%. Precisa infine che "in caso contrario non sarebbe comunque pregiudicata un'altra soluzione”.

Una modifica di destinazione tuttavia negata da Palazzo Vecchio, che ha messo all’asta l’area, e che conferma le scelte “definite dalla variante al PRG, nell'ambito del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, parte integrante del bilancio di previsione per l'esercizio 2012”.

L'OSSERVAZIONE DELLA C. MUSULMANA E LA CONTRODEDUZIONE DEL COMUNE

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