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Tramvia: Palazzo Vecchio frena sugli indennizzi diretti ai commercianti

Nardella: "Dobbiamo rispondere alla legge, non alla Confcommercio. Chiederemo un parere alla Corte dei Conti". Per l'assessore Bettarini, tuttavia, la porta resta sbarrata: "Non possiamo conferire degli indennizzi diretti ai commercianti"

Tranvia, capitoli indennizzi al mondo del commercio. Il Comune di Firenze dà una frenata decisa alle richieste avanzate da Confcommercio: la via degli indennizzi diretti agli esercenti a ridosso dei cantieri per la realizzazione delle linee 2 e 3 delle tramvia non pare percorribile. Se per Confcommercio, infatti, gli indennizzi alle imprese danneggiate, “non comportano danni erariali, visto la presenza della norma europea che consente l’aiuto alle singole aziende a patto però che” il sostegno economico “non oltrepassi il tetto dei 200.000 euro in tre anni”, per Palazzo Vecchio si tratta di un “parere di una parte interessata. Verificheremo le ragioni di Confcommercio - sottolinea l’assessore allo sviluppo economico, Giovanni Bettarini - ma al momento la nostra posizione non cambia: a noi non risulta che noi possiamo conferire degli indennizzi diretti ai commercianti”. Per quel che riguarda il Comune di Firenze la strada maestra, sottolinea Bettarini, “resta quella di mettere insieme una serie di sgravi fiscali e agevolazioni che andranno incontro a chi si troverà a dover affrontare, con diversi problemi dal punto di vista commerciale, i lavori della tramvia”.

Poco dopo entra in gioco il sindaco Nardella e la musica non cambia: “La legge ci porta a rispondere alla Corte dei Conti, non alla Confcommercio”. “Chiederemo - continua Nardella - un parere alle autorità preposte al controllo della contabilità pubblica, perché se ci sono tutte le condizioni giuridiche, lo abbiamo già detto prima che lo facesse Confcommercio, siamo pronti a fare la nostra parte per supportare le aziende che soffriranno disagi per i lavori della tramvia”. Fermo restando, però, precisa il sindaco, “gli effetti della realizzazione della linea 1: dopo che arriva la tramvia, nel giro di poco tempo si assiste ad una rivalutazione del valore degli immobili. Il nostro problema è passare questa fase, quella della realizzazione: una fase difficilissima sulla quale non ho alcuna intenzione di minimizzare o nascondere le difficoltà, anzi ho chiesto e continuerò a chiedere a tutti i fiorentini la massima collaborazione”.

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