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Cittadella viola, Nardella smentisce l’ipotesi di due sedi distinte

Il vice sindaco Nardella smentisce la possibilità di creare in due sedi distinte lo stadio e la Cittadella viola. Tutto sarebbe nato da un presunto accordo Renzi-Della Valle

Dopo la Prima di campionato saltata per il mancato accordo con i giocatori di calcio, si riapre il capitolo Cittadella. Infatti il numero due di Palazzo Vecchio, Dario Nardella, nonché consigliere della società viola, senza diritto di voto, lancia una smentita su voci definite “prive di fondamento”.
  “Prevedere la realizzazione del nuovo stadio in un luogo e della cittadella viola in un altro è fantasia pura. Leggo di ipotesi che sono prive di fondamento”. La dichiarazione fa seguito all’articolo odierno apparso su un quotidiano cittadino in cui si ipotizza una soluzione “dissociata”. A Castello lo stadio e nella retrostante area della Mercafir di Novoli la Cittadella con tutto quello che dovrebbe comportare: galleria di negozi, museo dello sport e quant’altro.  La soluzione prospettata sarebbe frutto di un presunto accordo tra il sindaco Matteo Renzi e il patron viola Diego Della Valle.

“Come è noto – ha aggiunto il vicesindaco Nardella – sull’area di Castello è in corso un iter giudiziario che non è ancora concluso. Solo al termine potremo fare valutazioni e prendere in esame possibili soluzioni”.
“Quanto al futuro dell’area Mercafir – ha concluso il vicesindaco Nardella – da tempo stiamo ragionando su un progetto di riordino complessivo che verrà illustrato il prossimo 28 settembre nel corso delle assemblee dei ‘Cento luoghi’”.
 

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