Nardella pensa al terzo mandato, con la modifica delle norme potrebbe restare sindaco fino al 2029

Dario Nardella pensa ad un possibile terzo mandato da sindaco di Firenze, dopo il primo giro 2014 - 2019 e forte della rielezione al primo turno con il 57% dei consensi. Il secondo mandato scadrà solo nel 2024. C'è tempo dunque, ma il primo cittadino butta il sasso nello stagno.

"Prenderei seriamente in considerazione l'idea, abbiamo ancora tante cose da completare". Così risponde infatti il sindaco, in un'intervista a La Nazione uscita ieri, quando la direttrice Agnese Pini gli chiede se sarebbe disponibile a ricandidarsi in caso di modifica alle leggi attuali, che consentono solo due mandati nelle città con più di 15mila abitanti.

E' una battaglia, quella per cambiare l'attuale normativa e consentire un terzo mandato, sposata da molti sindaci. Come condivisa dall'Anci, l'Associazione nazionale dei comuni italiani, è un'altra battaglia di queste settimane, quella per consentire ai sindaci di candidarsi al parlamento.

I sindaci che vogliono candidarsi al parlamento infatti, stante la normativa attuale, devono dimettersi sei mesi prima delle elezioni. "E' incostituzionale, tutti possono candidarsi tranne i sindaci. La legge deve cambiare", aveva detto solo pochi giorni fa il sindaco. Un'uscita che aveva fatto sospettare molti su una possibile idea di puntare Roma nel 2023 (sempre che la legislatura non finisca prima).

"Non è una battaglia per destini personali", la replica del primo cittadino, che nega di essere interessato alla candidatura alle politiche (come deputato peraltro ha già avuto una breve esperienza, eletto alla Camera nel 2013 e poi dimessosi per fare il sindaco di Firenze). Ora la virata sul terzo mandato, grazie al quale potrebbe - se le leggi cambieranno e ovviamente in caso di ulteriore rielezione - restare sindaco fino al 2029.