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Nardella-Piantedosi d'accordo su tutto: "Sì a Cpr e 'hub' per minori stranieri non accompagnati"

Il ministro dell'interno, molto vicino a Salvini, in città per il Comitato ordine e sicurezza pubblica: "Incontro proficuo". Sulla moschea nessuna novità

Tante dichiarazioni di intenti, poche novità. E' comunque stato un "incontro molto proficuo", a detta dei due protagonisti, quello tra il sindaco Dario Nardella ed il ministro dell'interno Matteo Piantedosi, uomo vicinissimo all'altro Matteo, Salvini, che, dopo la batosta elettorale, non è riuscito a tornare in prima persona al Viminale.

“Siamo impegnati per dare una risposta ferma ai cittadini che chiedono la presenza dello Stato”, premette Piantedosi, dopo aver presieduto il suo primo Cosp, Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, alla prefettura di Firenze di via Cavour, alla presenza della padrona di casa, la nuova prefetta Francesca Ferrandino.

Hub per stranieri minori non accompagnati

“Abbiamo rinnovato un patto per un forte impegno reciproco teso a garantire sicurezza ai cittadini”, le prime parole del sindaco, che annuncia la volontà di realizzare in Toscana un "hub" per i minori stranieri non accompagnati.

"Vogliamo costituire un hub regionale, nel territorio fiorentino, dove raccogliere i minori e poter poi gestire questo fenomeno con maggiore efficienza. A garanzia degli stessi minori e per discernere tra situazioni bisognose di assistenza e altre che invece escono dalla legalità", spiega Nardella, sottolineando come Firenze già ospiti 400 ragazzi.

E' una proposta, prosegue il sindaco, "che approfondiremo con il gabinetto del ministro e le altre strutture", per contrastare "il problema dei minori senza documenti di identità e che dichiarano, arbitrariamente, la propria età. Magari maggiorenni che si spacciano per minorenni, con una grande difficoltà nel poter verificare. Siamo in prima linea sull'assistenza dei minori ma ci rendiamo conto che spesso c'è il tentativo di utilizzare questa grande legge di civiltà (la 47 del 2017, governo Gentiloni, ndr) per scopi per cui la legge è nata". "Un'idea utile e intelligente, consentirebbe una gestione più ordinata del fenomeno", apprezza Piantedosi.

Centro di permanenza per il rimpatrio

Vedute comuni anche sul Cpr, Centro di permanenza per il rimpatrio, che Nardella invoca da anni e che per ora non è arrivato. Contrari sono tutta la sinistra, la Cgil ed alcuni sindaci dell'area metropolitana, a partire da Lorenzo Falchi di Sesto Fiorentino, ma con l'addio di Rossi alla Regione - l'ex presidente era fermamente contrario -, la strada pare in discesa. Oggi il tema non è stato affrontato nello specifico ma Piantedosi ha detto di concordare con la visione del primo cittadino e che "sarà fatto tutto il possibile" per arrivarci. Sul quando, e soprattutto sul dove, nessun impegno preciso.

Quanto ai rinforzi, per contrastare spaccio e microcriminalità, il ministro avrebbe confermato la previsione di 40 agenti in più verso il capoluogo gigliato.

Moschea

Toni poi abbastanza concilianti, nonostante la Lega scalpiti per lo sgombero il prima possibile, anche sul 'caso moschea', dopo il rinvio dello sfratto fissato per lo scorso 17 dicembre. "Auspico che si possa trovare una soluzione, altrimenti (lo sfratto, ndr) andrà portato ad esecuzione", dice Piantedosi. Come dire: meglio non promettere un impegno impossibile da mantenere.

E se su questo le orecchie dei leghisti fischieranno, la comunità islamica forse tira un sospiro di sollievo (non è ancora stata fissata una nuova data di sfratto, anche se su questo poco ha a che fare il ministro). Infine, sui recenti scontri in A1 vicino ad Arezzo tra 'tifosi' napoletani e romani "credo ci siano elementi per emettere un numero significativo di Daspo". Poi il ministro, in un centro blindato dalle forze dell'ordine, si invola alla stazione per un Frecciarossa. Destinazione Roma.

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