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Nardella riparte da San Miniato: "Nell'ultimo anno il pacchetto di investimenti più grande degli ultimi 100 anni"

Il sindaco convoca la giunta dove tutto è iniziato e detta la rotta per l'ultimo anno a Palazzo Vecchio: "Disegnamo la Firenze del futuro"

"Quindici priorità per gli ultimi quindici mesi di mandato". Le annuncia il sindaco Dario Nardella dopo la riunione della 'nuova' giunta, presenti tutti e nove gli assessori meno ovviamente la silurata Del Re, alla basilica di San Miniato, questa mattina, nella Sala del Capitolo. "Dove anche La Pira veniva a studiare", la prende larga il sindaco.

Anche nel 2014, appena eletto, il sindaco tenne qui la sua prima giunta, come lui stesso ricorda. "È un segno di continuità. Siamo qui per ritrovare tranquillità e concentrazione", ammette. Nove anni son volati in un baleno ed oggi era l'occasione per rifare squadra e lanciarsi nell'ultimo anno da sindaco. "La squadra di governo? Per ora resta questa", replica il sindaco a domanda diretta.

Come dire: il rimpasto per rimpiazzare l'assessora all'urbanistica, rea di aver reso pubblica un'opinione sulla tramvia, quella sul passaggio al Duomo, condivisa peraltro da molti altri nel Pd (vedi l'assessore all'ambiente Andrea Giorgio ma anche, solo per far due nomi, il presidente del Quartiere 4 Dormentoni, che però restano saldamente al loro posto), per ora può aspettare.

Via invece agli annunci roboanti, con il primo cittadino che annuncia "un piano di investimenti da 2,6 miliardi di euro, il più grande pacchetto di investimenti mai visto negli ultimi 100 anni". C'è sempre un 'cento' di mezzo, come i 'cento punti' di renziana memoria, poi rimasti quasi tutti sulla carta. Ma tant'è.

Un miliardo e mezzo si investimenti "sono legati al Pnrr", considerando sia Comune che Città metropolitana, mentre i restanti 1,1 miliardi sono costituiti da "fondi diretti e da altre risorse europee", specifica un comunicato di Palazzo Vecchio.

“Mettiamo in campo un programma di lavoro con un metodo preciso, ci siamo divisi gli impegni tra assessori, presidenti di quartiere, struttura tecnica e ci siamo soffermati su 15 grandi priorità, una per ogni mese, che rappresentano i capitoli del lavoro che ci aspettano da qui alla fine del mandato", spiega Nardella.

Eccole le quindici priorità individuate: sistema tramviario; stadio e riqualificazione di Campo di Marte; riqualificazione dei contenitori del centro e in particolare Fortezza da Basso, Santa Maria Novella, San Firenze, Sant’Orsola, villaggio Montedomini; verde pubblico con il parco Florentia e 23 nuovi giardini; viabilità con piste ciclabili, strade, marciapiedi e parcheggi; nidi e scuole; impianti, eventi sportivi e giovani; housing sociale e città degli anziani e dei bambini; piano operativo comunale e grandi rigenerazioni urbane; lotta all’inquinamento con scudo verde, forestazione, trasporto pubblico locale, nuovo sistema di colonnine elettriche; patrimonio culturale ed eventi; aeroporto; Firenze smart e servizi comunali per i cittadini; sicurezza e vivibilità; multiutility e società di servizi. Ogni capitolo ovviamente consta di infiniti paragrafi, ma non basterebbe lo spazio pur infinito del web per elencarli tutti: via via che saranno presentati ne parleremo.

Di tutto quanto annunciato stamani e racchiuso nei 'capitoli' sopra esposti, "un buon 40% dei progetti li avremo finiti. Gli altri li iniziamo e quindi non si tornerà più indietro. Non è un libro dei sogni: piaccia o non piaccia oggi disegniamo la Firenze dei prossimi dieci anni, sennò perderemmo anche i fondi del Pnrr".

A domanda di un cronista, il sindaco ammette anche qualche rammarico ed obiettivo mancato. "I parcheggi in centro è un obiettivo che non centriamo. È una storia lunga, ci sono valutazioni anche di altre autorità esterne, in particolare sul parcheggio sotterraneo di via dei Renai. Forse il parcheggio del Cestello (in Oltrarno, che parecchi residenti osteggiano, ndr) potremo riuscire a recuperarlo, quanto meno a lanciare una progettazione", conclude Nardella.

"Ma che caldo che fa oggi", commenta qualche assessore andando via. Eh già, come traffico nella Palermo di Johnny Stecchino. Ovviamente, zero commenti e bocche cucite su Del Re. Archiviato, per ora, anche la storia dell'imbrattamento di Palazzo Vecchio. "Scusate, vado a salvare due persone in Arno", non si trattiene però dall'ironia il sindaco prima di salutare i giornalisti.

Tra i più sorridenti, poi, c'è sempre lo schleiniano Andrea Giorgio. "Quando ti fanno vicesindaco?", gli chiedeva ieri qualcuno in consiglio comunale. E lui: "Vicesindaco mai". "Ah, direttamente sindaco?". E il sorriso diventava ancora più marcato, quasi irrefrenabile. La corsa verso il 2024 però è appena cominciata. Ne accadranno delle belle. Sicuramente rispunterà anche Cecilia Del Re, per non parlare di 'Matteino'.

Sotto, foto ricordo del sindaco con assessori e presidenti di quartiere

giunta nardella e presidenti quartieri a san miniato

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