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Morti negli ospedali della Toscana, ecco le nuove procedure: microchip e casacca rossa

"Per quanto riguarda le trasfusioni renderemo chiaro il nome del paziente sulla sacca affiancandolo al codice identificativo. Infine istituiremo il sistema della cosiddetta casacca rossa"

"La prossima settimana farò un atto formale che darà il via alle novità da applicare alle procedure". Lo ha detto l'assessore alla salute Luigi Marroni nel corso di una conferenza stampa a Firenze per illustrare il piano di ottimizzazione per la sicurezza in sanità in seguito ai tre casi di morte avvenuti, nell'arco dell'ultima settimana, nelle strutture ospedaliere di Orbetello, Grosseto e in provincia di Lucca, dove un 57enne è morto a causa dell'assenza dell' obbligatorio defibrillatore nell'automedica intervenuta per soccorrerlo.

"Rivedremo la nostra procedura dando vita ad un team di persone incaricate di verificare il rispetto di tale procedura negli ospedali; ci sarà inoltre un controllo sul paziente con un'identificazione ottica o elettronica, già diffusa nelle nostre aziende ma che verrà potenziata e resa ovunque obbligatoria", ha detto Marroni. Una delle possibilità è quella di un braccialetto con microchip per i pazienti.

"Per quanto riguarda le trasfusioni - ha aggiunto l'assessore - renderemo chiaro il nome del paziente sulla sacca affiancandolo al codice identificativo. Infine istituiremo il sistema della cosiddetta 'casacca rossa', che sarà indossata dal personale incaricato delle trasfusioni in modo che sia esentato dall' eventuale obbligo di effettuare altre attività e non venga distolto da quello che è, sostanzialmente, un vero e proprio trapianto. Entro novembre la revisione nel suo complesso sarà interamente a regime". (Ansa)

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