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Mille giorni per la linea 2 ma Renzi apre alla metropolitana sotto il centro

Ieri sono stati stabiliti i tempi di realizzazione della linea 2. Il sindaco ha ipotizzato la costruzione di una metropolitana sotto il centro storico oltre ad aprire a due nuove linee

consiglio-comunale-4Il due di maggio all’aeroporto di Peretola sarà posata la prima pietra della linea due della tramvia. Mille giorni dopo, a marzo 2014, le linee ferroviarie del tram raggiungeranno piazza dell’Unità. La Giunta di Palazzo Vecchio, ieri pomeriggio, ha dato definitivamente il via libera ai lavori che collegheranno lo scalo aereoportuale fiorentino con la stazione di Santa Maria Novella. E lo ha fatto dandosi scadenze precise, tre anni. “Se i giapponesi hanno ricostruito un’autostrada in sei giorni – ha dichiarato il sindaco Renzi – non vedo perché noi non dovremmo costruire la linea 2 in tre anni, anche facendo tesoro degli errori commessi in passato”.

Tre anni quindi, e non sei come erano stati previsti nella prima fase progettuale, agli albori del programma tram per Firenze. La corsa tempistica è stata dimezzata grazie all’accordo siglato tra il Comune e la Tram Firenze Spa, l’azienda concessionaria dei lavori, nel dicembre 2009. Tre anni, un progetto esecutivo aggiornato con una serie notevole di prescrizioni (tra cui i citati mille giorni), ed uno slogan per la nuova linea: la linea dell’Università. Questa linea collegherà infatti il Polo Umanistico ed Artistico del centro, proseguirà per il Polo delle Scienze Sociali di Novoli ed arriverà a Peretola. Ma l’amministrazione comunale ha un progetto un po’ più ambizioso: vorrebbe far arrivare i trenini fino al Polo Scientifico di Sesto, collegando così i tre poli accademici dell’Università. Per questo, per prolungare il tratto della linea tramviaria, è in attesa delle decisioni della Regione sulla conformazione del nuovo aeroporto e sul dislocamento e l’orientamento della pista.
 

Consiglio Comunale Firenze, giunta Renzi

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METROPOLITANA - “Se la scelta della Regione ricadrà sulla pista parallela, allora il prolungamento - secondo il sindaco Renzi – sarà di facilissima attuazione”. Un ulteriore chilometro e mezzo che costeggerà viale XI Agosto per raggiungere zona Castello, per poi proseguire fino al Polo Scientifico, “un altro benefit, oltre alla sicurezza dei voli e ad un minore inquinamento acustico per i cittadini, - ha sottolineato Renzi – che porterebbe la scelta della pista parallela così caldeggiata dal questa amministrazione”.
Ma non finisce qui. Se da un lato la linea due vuol arrivare a Sesto, dall’altro vuol navigare quel sogno che fu dell’attraversamento del centro, ma con una novità, ovvero facendosi strada nel sottosuolo come una vera metropolitana: “è impensabile far passare i treni del tram in quelle vie e viuzze così caratteristiche di Firenze – ha ribadito Renzi - e nemmeno possiamo far marcia indietro sulla pedonalizzazione del centro, che anzi auspico di allargare. L’obbiettivo alla studio è quello dell’attraversamento del centro interrando i tram come una vera e propria metropolitana, partendo dai Macelli – Belfiore fino a Santa Croce”.

Questo progetto però è ancora tutto da decidere, da valutare nel suo insieme, da finanziare e, se si pensa che in un lontano futuro la linea dovrebbe raggiungere Bagno a Ripoli e Gavinana, le cose si complicano ancora e tutto diventa più fumoso. Per adesso di certo ci sono due capolinea, l’aeroporto e la stazione, ed un percorso che si snoderà in dieci fermate: Peretola - viale Guidoni via di Novoli - via Gordigiani – Macelli – Belfiore - Guido Monaco – Alamanni - stazione Santa Maria Novella Unità. In sostanza il vecchio progetto con l’aggiunta o la sottrazione di alcune parti tecniche, come l’accantonamento del sottopasso di viale Belfiore (“la città avrebbe risentito troppo della sua costruzione”), o l’impossibilità di abbattere il civico 95 di via di Novoli, un edificio del ‘600 oggetto di vincolo monumentale, che obbligherà i progettisti a fare i salti mortali per oltrepassare gli oltre cento metri di restringimento stradale.

LINEA 4 E 5 - Questo il quadro per quel che riguarda la linea due. La Giunta di Palazzo Vecchio ha approvato anche il progetto esecutivo della linea 3, il tratto cioè che collegherebbe Careggi con Santa Maria Novella, ed ha iniziato, attraverso studi di fattibilità, a mettere i primi mattoni burocratici, nero su bianco, per quel che riguarda le linee 4 (Leopolda-Piagge) e 5 (Manifattura Tabacchi-Cascine). “L’idea – ha detto Renzi – è quella di creare una rete capillare di trasporto pubblico”. Per adesso l’inizio dei lavori della linea 3 resta in sospeso nell’attesa che siano completate alcune relazioni tecniche di cruciale importanza per lo snodo ferroviario, come lo studio del flusso del traffico nell’area Statuto – Fortezza e la variante di piazza Dalmazia. Se i lavori della 3 per adesso restano in sospeso, quello che rimane certo è l’ammontare dei costi delle due linee approvate in Giunta: 306 milioni di euro. Un cifra che potrà scendere o aumentare a seconda se scatteranno quei meccanismi premianti o sanzionatori legati al tempo di realizzazione o  all’eventualità che le prescrizioni, già recepite dall’azienda concessionaria, abbiano un peso economico tale da far correggere qualche cifra. “Una cosa è certa – ha rimarcato il sindaco – la prescrizione dei mille giorni va rispettata e per questo staremo con il fiato sul collo alle aziende costruttrici”. La scadenza del mandato di Renzi non a caso è fissata per giugno 2014, e per quella data il sindaco vuole che i lavori della linea 2 siano terminati: “non nego che per la mia ricandidatura a sindaco non pensi anche a questo”.

DISAGI -
Infine i disagi ai cittadini creati dai cantieri che toccheranno le aree coinvolte per la linea 2: ce ne saranno molti, la linea 1 ne è la prova. Per questo il Comune ha pensato ad una vera e propria task force comunicativa per i fiorentini, fatta di assemblee e tavoli di discussione con i commercianti e metterà in piedi una serie di soluzioni per risolvere il problema dei parcheggi per i residenti.
 

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