rotate-mobile
Politica Centro Storico / Piazza San Lorenzo

Dal "cimitero" di San Lorenzo, gli ambulanti chiedono scusa: "Abbiamo sbagliato"

A Palazzo Vecchio, durante la seduta del Consiglio comunale, la lettera di scuse a Nardella. In piazza del Mercato la protesta riassunta in uno striscione: "Cimitero San Lorenzo". Nardella: "Cimitero? Piazza San Lorenzo è stata restituita ai fiorentini"

Quante sono le anime dentro a San Lorenzo? Diverse. Ci sono gli ambulanti che “muoiono” in piazza del Mercato Centrale e che oggi, con una serrata di protesta, hanno celebrato il funerale del commercio. C’è l’altra faccia del mercato, quello che non è stato toccato dalla riorganizzazione attorno alla basilica, che è vivo, vegeto e trafficato come sempre. Quel pezzo intonso di storia che da pancia si è fatto testa della lunga doppia fila di banchini; che non si cura della protesta dei colleghi. Ci sono poi, tra gli 83 commercianti sfrattati, quelli che hanno aspettato il vicesindaco Nardella a Palazzo Vecchio, fuori dal suo ufficio, per aggredirlo e minacciarlo verbalmente.

Gli stessi che nel primo pomeriggio, sempre a Palazzo Vecchio, ma nel Salone dei Duecento, hanno consegnato una lettera di scuse per quel che è accaduto venerdì sera. Una missiva letta all’inizio del Consiglio comunale dal presidente dell’assemblea, Eugenio Giani: “La rappresentazione che è stata data dai giornali e dai media degli ambulanti dello storico mercato di piazza San Lorenzo non corrisponde alla realtà. Noi, fin dalla prima delibera del 22/12/ 2011, abbiamo dimostrato senso di responsabilità, rispetto per le istituzioni e voglia di collaborazione”.

LE SCUSE – Poi, riferendosi al blitz in Comune, le scuse: “Ammettiamo di aver sbagliato venerdì scorso recandoci dal vicesindaco senza appuntamento. E’ vero, eravamo esasperati dai continui rinvii. Pensate ad immaginare cosa provereste se, da tre anni, non avreste certezza del vostro posto di lavoro”. E ancora: “Venerdì eravamo venuti in Palazzo Vecchio con le migliori intenzioni, per sapere a che punto era la trattativa, anche perché non avevamo avuto nessuna comunicazione della risposta che ci era stata promessa. Se ci sono stati toni troppo accesi ce ne dispiace e chiediamo scusa”.

Dopo i ringraziamenti di rito, la chiosa dei ‘barrocciaia’ si rifà ad una citazione di Papa Francesco: “Perdere il lavoro cancella la dignità”.

SCIOPERO – Fatte le scuse per il ruvido incontro ravvicinato, le questione rimane. Con le parti e le ragioni che restano lontane. Sì, perché, mentre in consiglio Giani leggeva le scuse pubbliche, a San Lorenzo, all’ingresso di piazza del Mercato Centrale campeggia uno striscione da girone dantesco: “Cimitero San Lorenzo”. Un metro dopo, i banchi chiusi, con i fogli mortuari appesi ai teloni che infagottano i banchini sigillati: “Il più antico mercato fiorentino ‘deportato’ nella nuova collocazione sta morendo….Lo piangono: gli ambulanti (83) e le loro famiglie, i collaboratori (42) e le loro famiglie. Un altro pezzo di storia che sparisce”.

Lo sciopero degli ambulanti del Mercato di San Lorenzo

NARDELLA – Una protesta che non è piaciuta al vicesindaco Dario Nardella che, in mattinata, ha commentato: “Mi hanno detto che oggi e' stato appeso uno striscione in cui si dice che piazza San Lorenzo è un cimitero. Io penso, invece, che piazza San Lorenzo sia stata restituita ai fiorentini. E’ una piazza bellissima con una delle basiliche più belle del mondo. E non utilizzerei il termine cimitero, anche per rispetto a situazioni molto più serie. Detto questo siamo sempre pronti al dialogo ma fermi nel non accettare provocazioni, intimidazioni, prepotenze. Con questo non vogliamo avere niente a che fare”.

Nardella: "Cimitero? Piazza San Lorenzo è stata restituita ai fiorentini" | VIDEO

Nardella, quindi, ha sottolineato l’esigenza di andare avanti nella strada intrapresa da Renzi: “La situazione è la stessa di sempre, libereremo piazza San Lorenzo e da lì faremo passare il bussino elettrico” dell’Ataf. E per quel che riguarda la riorganizzazione delle bancarelle? “Eravamo da tempo al lavoro per una soluzione che sarà ripresa in mano non appena si ripristinerà un clima di confronto corretto. Il progetto non è mai finito nel cassetto, è sempre sopra la mia scrivania”.

NARDELLA, LE SCUSE E IL NUOVO FACCIA A FACCIA – Nel tardo pomeriggio, dopo la lettera di scuse, il vicesindaco è tornato sull’argomento: “Bene la lettera, era un messaggio necessario. Non tanto alla mia persona ma a tutta la città”. Detto questo ha piantato un paio di paletti fermi. Il primo, una precisazione di merito: “Non ho detto che la trattativa riparte: ho detto che prendo atto di queste scuse”. Come dire, ancora non è tempo del disgelo. Tuttavia, nel metodo, qualcosa all’orizzonte sembrerebbe smuoversi, come ha confermato poco dopo il supplente di Matteo Renzi: “Nei prossimi giorni convocherò i rappresentanti delle categorie e indicherò la nostra soluzione per gli ambulanti, che non prevede il ritorno in San Lorenzo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal "cimitero" di San Lorenzo, gli ambulanti chiedono scusa: "Abbiamo sbagliato"

FirenzeToday è in caricamento