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Addio di Renzi al Pd, Rossi: "Un errore ma rispettiamo scelta, no attacchi personali"

Il presidente della Regione: "La scommessa di questa scissione è una forza di ispirazione liberale con cui il Pd dovrà essere alleato"

L'addio di Renzi al Pd è "un errore", dettata da una scelta che però merita "rispetto". A dirlo è il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che affida i suoi primi commenti a caldo a Facebook.

"Renzi dice che lascia il PD. Anche se lo considero un errore è una scelta che rispetto e mi auguro che non lasci spazio a invettive, conflitti e attacchi personali", scrive Rossi.

"Penso che per lui e per gli altri la decisione di lasciare il PD non sia una scelta facile ma sofferta, frutto di un vero travaglio politico e personale. Per quanto mi riguarda ho già fatto autocritica sulle mie scelte passate (Rossi è da poco rientrato nel Pd dopo essere stato tra gli 'scissionisti' di Articolo 1 - Mdp, ndr) ma ricordo quanto sono state brucianti le accuse di 'fuorusciti e traditori'", prosegue il presidente della Regione.

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"Ora vorrei che verso chi prende altre strade ci fosse rispetto, senza il quale non si potrà costruire un grande schieramento di centro-sinistra di cui l’Italia ha bisogno. La vera scommessa di questa scissione è di occupare uno spazio politico al centro costruendo una forza di ispirazione liberale, con cui il PD dovrà essere alleato", prosegue Rossi.

Anche perché, se dovessero iniziare liti, rancori, 'vendette' e quant'altro, potrebbe essere a rischio non solo il governo Conte 2, ma delicati equilibri a livello locale e regionale. Scenario che potrebbere rendere tutto più difficile in vista per esempio delle regionali, non solo le prossime in Umbria ed Emilia Romagna ma anche quelle importantissime della prossima primavera in Toscana.

"Per il PD - conclude Rossi -, è ancora più urgente aprire la Costituente delle idee, voluta da Zingaretti, per definire il profilo culturale e programmatico del partito, che, a mio parere, come ormai dico e scrivo da tempo, dovrà ispirarsi agli ideali di giustizia del socialismo, del cattolicesimo sociale e dell’ambientalismo".

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