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Renzi e la 'nostalgia canaglia': passeggiata in centro a Firenze

Da piazza Signoria a piazza San Lorenzo dove ha incontrato Monsignor Livi, che domani compirà 100 anni, e Cesare Prandelli. Il prelato: "Mi ha chiesto di dargli la benedizione e di pregare per lui perché ne ha tanto bisogno"

‘Nostalgia, nostalgia canaglia, di una strada, di un amico, di un bar’ cantavano, nel 1987, Al Bano e Romina Power. Giorni, mesi, anni, passati a Firenze –  in Palazzo Vecchio o tra la gente, in bici, nei bar, nei circoli, alla Leopolda, al civico 8 di via Alfani (ospite di ‘Marchino’, all’anagrafe, Marco Carrai) a chiacchera, tra strette di mano, sostegno, a denti stretti e muso duro davanti a chi lo ha sempre contestato – poi a Roma, inquilino di Palazzo Chigi. La vita di Matteo Renzi è sicuramente cambiata. Un conto è fare il sindaco, un altro è stringere le mani a Barak Obama da premier italiano. L’etichetta istituzionale, la scorta, le auto blindate, la spola con Bruxelles, i picchetti d’onore, le riforme cadenzate dai mesi, le scadenze che arrivano prima delle buone intenzioni. Le inevitabili polemiche, tra tutto cambia e niente cambia. Senza dimenticare che tra 55 giorni ci sarà il primo appuntamento elettorale dell’era Renzi: le europee, e quel 30% di consenso che il segretario del Pd avrebbe messo nel mirino.

Un vortice. E forse un po’ di nostalgia della sua Firenze, di casa, del suo respiro: gli angoli e le strettoie zitte, le piazze chiassose, la città che dorme o si sveglia, che brontola e un minuto dopo si beffa del mondo. Così, questa mattina, Renzi, di buon ora, è partito da Pontassieve e si è diretto nel centro di Firenze. Una volta arrivato in Piazza della Signoria, lì, ai piedi del suo ex ufficio, ha preso un caffè da Rivoire. Poi, come ai vecchi tempi (con tanto di “buongiorno a tutti, come andiamo”), tra foto e strette di mano, a piedi si è diretto in piazza San Lorenzo (senza banchini, come ha voluto prima di sfilarsi la fascia tricolore), dove ha fatto visita ad una delle colonne portanti – morali e spirituali – del vecchio rione fiorentino, Monsignor Angelo Livi che domani compirà 100 anni (auguri). E dove ha incontrato il ct della Nazionale Cesare Prandelli.

MONSIGNORE – Dopo l’incontro, un quarto d’ora di cortese faccia a faccia, Monsignore è stato raggiunto dalle domande dei giornalisti. All’ANSA ha dichiarato: “Mi meraviglio perché ci sono tanti altri preti che magari arrivano a cento anni e sono poveri preti di campagna e non hanno tutta questa gente intorno”. La visita di Renzi? “Mi ha fatto molto piacere. Mi ha detto che si va avanti e che manterrà le promesse fatte e Dario Nardella manterrà” quelle per Firenze. “Poi – ha continuato il monsignore – Renzi mi ha chiesto di dargli la benedizione e di pregare per lui perché ne ha tanto bisogno”.

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