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Matteo Renzi chiude la fondazione della Leopolda

A breve l'ufficializzazione del cda di cui fanno parte Boschi, Lotti e Carrai

Matteo Renzi mette i conti in pari e chiude la Fondazione Open, la cassaforte che ha finanziato la sua scalata politica: da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi. La svolta sarà ufficializzata a breve dal consiglio di amministrazione, presieduto dall'avvocato Alberto Bianchi e composto da Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Marco Carrai. Il forziere e braccio operativo di Renzi era stato costruito nel 2012 sotto il nome di Big bang, per avere a disposizione un contenitore che, giuridicamente, potesse ricevere le donazioni dei finanziatori privati.

La fondazione era servita per finanziare iniziative pubbliche come le sette edizioni della Leopolda.

Il Corriere Fiorentino rivela che  Open ha raccolto in sei anni circa 6,7 milioni di euro. E adesso chiude con 2 milioni di euro. Fondi che saranno utilizzati per costituire un nuovo partito? E' una delle ipotesi da parte dei commentatori ma non è una certezza. 

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