Marco Remaschi primo segretario Toscano di Azione
“L’attività della giunta regionale è ferma: nostro compito sarà indicare soluzioni e formulare proposte per sostenere i processi di ripresa economica in Toscana. Andremo avanti con competenza e passione”
Marco Remaschi è il primo segretario Toscano di Azione. È stato eletto per acclamazione dal congresso regionale riunito sabato ad Arezzo. Ad affiancarlo in veste di vicepresidenti saranno Milena Brath (segretaria metropolitano di Firenze) e Lucia Chierici (segretaria di Arezzo).
“Nell’ultimo anno ho conosciuto nelle fila di Azione tante persone, uomini, donne, giovani, con grandi competenze e passione per la politica. Metto la mia esperienza e il mio sapere a disposizione per far crescere il partito in Toscana” ha detto Remaschi.
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“Sono trascorsi ormai quindici mesi dall’insediamento di questa giunta regionale, me è evidente a tutti che l’attività di questo governo è ferma. Non è una critica ideologica all’indeterminatezza di una coalizione di governo. È un dato di fatto: alla sovrabbondanza di presenza mediatica del Governatore Giani, fa da contraltare la carenza di scelte strategiche. Questo immobilismo è testimonianza dell’irrilevanza politica che questa Giunta regionale ha sui tavoli romani. C’è la netta sensazione che il governo toscano giochi tutte le proprie speranze sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per l’attuazione del quale ha soltanto minimi spazi di discrezionalità magari per
rivendicare scelte altrui (quelle nazionali) come meriti propri.
Per Remaschi “Non è stato ancora adottato il Piano regionale per la gestione dei rifiuti: è pronto da tempo ma è ancora sulla scrivania della Giunta. Ciò provoca non solo l’aumento dei costi, ma impedisce di realizzare quell’economia circolare che l’Europa ci chiede” .
Remaschi è intervenuto anche di politica di sviluppo: “Mancano politiche di sostegno agli investimenti alle imprese. Da settembre 2020 la Giunta Giani, offre solo ristori, ma non ha elaborato strategia di supporto alla crescita del sistema economico dell’industria toscana”.
In tema di sanità Remaschi ha detto: “Non c’è non c’è un disegno di riorganizzazione del sistema sanitario. Siamo ancora fermi all’ordinanza che l’allora Presidente Enrico Rossi fece nel maggio 2020 per la ripresa delle attività sanitarie ordinarie che ad oggi, causa anche il perdurare della pandemia, non sono ancora riprese e scontano pericolosi ritardi per la salute dei cittadini. Sanità che, come non era mai successo, vive costantemente di fibrillazioni fra rappresentanze degli operatori e Regione”.
