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Sciopero generale, Cgil e Uil: "A Firenze siamo 30.000"

La manifestazione è partita da piazza Poggi, preceduta dalla Street Band, ha attraversato il centro per la chiusura di piazza Ss. Annunziata. In corteo alcuni esponenti della minoranza Pd e anche i palloncini 'Renzi-Pinocchio'

"Siamo 30.000". Lo fa sapere la Cgil protagonista con la Uil della manifestazione a Firenze che accompagna lo sciopero generale indetto dai due sindacati contro le politiche del governo: Jobs Act, legge di stabilità, politiche economiche, pubblica amministrazione. Tre in tutto le manifestazioni di area vasta in Toscana: Firenze, Pisa e Siena. "Le riforme del governo- sottolinea Mauro Fuso, segretario della Camera del lavoro di Firenze- non ci convincono, non sono adatte per risolvere i problemi del lavoro perché non creano occupazione, che non si crea solo con le regole. Per questo manifestiamo a Firenze, in Toscana con altre due manifestazioni importanti, e in tutta Italia”. 

Tanti gli striscioni in corteo: "Il Pd è nemico dei lavoratori", è scritto su un cartello della Rsu della Gkn. E ancora: "Schiavi no, Operai si. Articolo 18 sì". C’è chi poi, come la Uil, ha portato in piazza palloncini di Pinocchio con il volto del premier Renzi, con la scritta "Matteo stai sereno" sulla fronte. 

Sciopero 12 dicembre-5"Lo sciopero generale- continua Fuso- è sempre una scelta difficile, complicata: tuttavia questa adesione massiccia è un grande risultato". La polemica con il ministro Lupi? "Il governo e Lupi in particolare- sottolinea il segretario della Cgil Firenze- avevano preso una strada sbagliata. Lupi si è smosso dopo l''intervento del presidente del Consiglio, che si è deresponsabilizzato completamente su quella scelta. Io credo però che dietro la precettazione del ministro ci sia stata una decisione collegiale partita da Renzi. L'errore è stato riparato, però il governo non ha fatto una bella figura".

Sciopero generale - La manifestazione a Firenze

IN PIAZZA ANCHE LA MINORANZA PD "Sicuramente chi la pensa come me è qui. Io non ho votato il Jobs Act". Così Tea Albini, deputata fiorentina del Partito democratico, dalla pancia della manifestazione. "Credo che, al di là del merito delle questioni che il Jobs Act sollevava, sia necessario discutere con le parti sociali. Io sono qui- conclude- per questo, perché voglio ricordare al Pd il bisogno che il nostro governo dialoghi con le parti sociali".

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