rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Prima del Maggio al sicuro, i sindacati decidono di non scioperare

Revocata la protesta, vanno avanti le trattative ma la partita è sul numero degli esuberi. Per la Cgil: "Arrivare al bilancio del 2012 solo licenziando persone per noi è improponibile"

Il Maggio musicale fiorentino sta attraversando una fase delicata, delicatissima. Sì perché il tema centrale riguarda il risanamento finanziario della fondazione. Per Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, e per i vertici dell’ente, l’unica via d’uscita è quella di alleggerire il ‘carrozzone’. Flessibilità, ritocco verso il basso dell’integrativo, maggiori recite e spettacoli, nuovi partener commerciali e tagli, soprattutto tagli. “Il Maggio ha assunto troppo negli scorsi anni, questo sistema non può più reggere”, ha sempre dichiarato il primo cittadino. Ed è sugli esuberi che si sta giocando la partita con i sindacati. Dal 29 marzo scorso infatti, il Comune ha ufficializzato lo stato di crisi. In pratica poco più di tre mesi per trovare una soluzione condivisa. Questo sulla carta; sulla partica le cose stanno andando a rilento. Il nodo è sui numeri. All’inizio del percorso sia Renzi che la Colombo parlarono di una settantina di esuberi. Il tutto per racimolare quei milioni di euro utili per intercettare l’obbiettivo finale della complessa operazione finanziaria: il pareggio di bilancio.

Un numero che tuttavia ai sindacati non è mai andato giù. Tutt’altro, è stato sempre respinto con forza. Per adesso quindi la trattativa va avanti ma le turbolenze potrebbero essere nell’aria. Per questo questa mattina è stato organizzato un incontro in Palazzo Vecchio tra le commissioni lavoro e cultura del consiglio comunale e alcuni lavoratori e rappresentanti dei sindacati Fials, Cisl, Uil e Cgil del Teatro. Tema della riunione, “mettere in sicurezza il Maggio”. Una riunione per nulla casuale; proprio questa sera infatti, alle 18, sarà inaugurata al Teatro Comunale, la 75/a edizione del Festival del Maggio musicale. E nell’aria c’era profumo di sciopero; un’idea poi rientrata sul finire della giornata di ieri.

“La scelta combattuta – ha Silvano Ghisolfi, rappresentante Cgil nella rsa aziendale del Maggio – di non fare sciopero oggi è per dimostrare la volontà di arrivare ad un accordo che possa mettere in sicurezza il teatro. Certo, se si vuole arrivare al bilancio del 2012 solo licenziando persone per noi è improponibile”. Ghisolfi ha poi ricordato che la direzione “aveva indicato gli esuberi in 70 unità, che era una provocazione ideologica. Ora loro si sono attestati con le ultime proposte su 45, ma anche questi sono insostenibili perché' si sommano alle 26 persone già uscite nel 2011 e alle 14 che stanno uscendo”. “E’ necessario lavorare per un accordo – ha detto la presidente della commissione lavoro Stefania Collesei – che eviti ogni forma di mobilità non concordata. Non ci deve essere un blocco della trattativa su 20 persone, ma è necessario che la differenza fra la proposta aziendale e sindacale venga colmata senza esodi forzosi”.

Ed in mattinata, dopo lo scampato pericolo, quello stesso sciopero che avrebbe messo in grave difficoltà il naturale svolgimento della prima, sono arrivate anche le parole distese della sovrintendente del Maggio, Francesca Colombo: “Il momento è molto difficile lo sappiamo tutti. Stiamo facendo una seria ristrutturazione di cui il Maggio ha fortemente bisogno. Ringrazio veramente di cuore ogni singolo lavoratore che ha dimostrato senso di responsabilità”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prima del Maggio al sicuro, i sindacati decidono di non scioperare

FirenzeToday è in caricamento