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Lunedì, 25 Settembre 2023
Politica

"Lascia Italia peggiore", l'assessore Giorgio con Montanari: "No beatificazione di Berlusconi, ricordare i rapporti con la mafia"

La presa di posizione dell'assessore all'ambiente dopo le parole di Tomaso Montanari, duramente criticato da Lega e destra

"Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia ma anzi la tristezza che si prova ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati”.

Così, alla morte di Silvio Berlusconi, scriveva lo storico dell'arte e rettore dell'Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari, facendo sapere che non avrebbe messo le bandiere a mezz'asta nell'istituzione che dirige il giorno del decesso dell'ex presidente del consiglio.

Fortemente criticato da destra, dal Pd non si sono levate molte voci in sua difesa. Una si è alzata ieri su Instagram, quella dell'assessore all'ambiente, di area Schlein, Andrea Giorgio. “Sono d’accordo con Montanari. La beatificazione di Berlusconi anche no”, scrive Giorgio.

Rapporti con la mafia e sprezzo per libertà di stampa

"Chi oggi lo ricorda come innovatore o statista forse scorda i rapporti con la mafia, i conflitti di interesse, lo sprezzo per la libertà di stampa e la magistratura, la misoginia, le violenze di Genova (Berlusconi era premier durante il G8 del 2001, quando per Amnesty International c'è stata la 'peggior sospensione dei diritti umani in Occidente dal secondo dopo guerra', ndr), i rapporti coi dittatori o tanto altro. Quei voti fanno gola, però serve un po’ di dignità”, conclude il suo post l'assessore Giorgio, che invece non fa alcun cenno né commento alla decisione delle bandiere a mezz'asta.

Le parole di Montantari su Berlusconi

Ma cosa aveva detto Montanari per far saltare sulla sedia tutta la destra italiana, oltre a pezzi di Pd ed esponenti di associazioni di categoria vicini ai dem? Eccolo, il testo completo del suo tweet:

"Nessuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì: perché certo che ha segnato la storia. Ma lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la Mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, B è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile", scriveva Montanari, allegando una foto di Berlusconi e Marcello Dell'Utri, cofondatore di Forza Italia e condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa (è grazie a lui che il boss di mafia Vittorio Mangano divenne stalliere nella villa di Arcore).

Critiche alla 'beatificazione' in corso per Berlusconi sono arrivate tra gli altri anche dall'ex ministro ed ex presidente del Pd Rosi Bindi, mentre, tra gli altri, con Montanari ha solidarizzato l'ex parlamentare dei 5 Stelle eletta a Firenze, poi fondatrice del movimento ManifestA, Yana Ehm, che ha ricordato come Montanari, per non voler abbassare la bandiera per un uomo condannato a 4 anni di carcere, rischi lui una condanna a tre mesi.

storia instagram assessore andrea giorgio montanari 

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