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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Lupi si dimetterà. Al suo posto un Ncd per salvare la maggioranza

Le intercettazioni sul figlio imbarazzano il governo. Il Ministro ha incontrato Renzi e non opporrà resistenza. Per la successione è pronto Quagliariello

Il Ministro Lupi si dimetterà. Lo farà dopo l'informativa che ci sarà alla Camera, in programma domani. L'esponente del governo Renzi continua nella sua difesa dalle accuse di aver ricevuto favori, nonostante la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche in cui fissa un appuntamento per il figlio da Ercole Incalza, il principale imputato nell'inchiesta sulle grandi opere condotta dalla Procura di Firenze.

Il ministro delle Infrastruture avrebbe deciso di non opporre resistenza dopo un incontro di stamani con il premier Renzi. Chi in queste ore ha contatti col ministro racconta che mentre "ieri sera era molto determinato ad affrontare le Camere", oggi - dopo il vertice col premier - "sembra voglia valutarne l'opportunità". Ma che Lupi, "uomo di Parlamento" sottolinea un suo collega di partito, possa rinunciare all'ultima difesa in Aula sembra difficile. In ogni caso, il 'se' dimettersi non pare più in discussione.

Quello che appare ormai certo è che non si arriverà a votare la mozione di sfiducia individuale messa in calendario per martedì. A decidere saranno le posizioni dei gruppi parlamentari dopo l'informativa. E il Pd pare andare verso l'ok al cambio della guardia al Ministero fino ad oggi occupato da Lupi. Domani gli esponenti democratici espliciteranno dunque i loro dubbi sull'opportunità che l'esponente del Nuovo centrodestra resti al suo posto. Per Maria Elena Boschi "i gruppi potranno decidere in autonomia". Tradotto: da parte del governo non verrà nessuna richiesta di difendere il ministro

Resta da capire quali saranno le ripercussioni sui rapporti del governo con l'Ncd. Molto dipenderà anche da chi sarà il sostituto di Lupi al dicastero. Renato Schifani - interpellato su una possibile rottura nella maggioranza a causa delle dimissioni del ministro - dice: "Prima di parlare di rottura vediamo come evolve la situazione, ma ricordo che da parte nostra ci siamo attenuti sempre ad uno spirito di lealtà e collaborazione in tutti i passaggi politici, anche i più delicati, così come va detto che è stato sempre leale Renzi". E se alla fine a sostituire Lupi fosse un altro esponente del partito di Alfano (in queste ore si fa il nome di Gaetano Quagliariello), tutto potrebbe ricomporsi. 

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