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Piazza dell’Unità: “Loggia hotel Baglioni oltre sei metri sopra la norma”

De Zordo: "Concessa deroga all'altezza degli edifici. Con obolo da versare al Comune". Oltre sei metri oltre la norma. E la Soprintendenza non ha nulla da dire

Grand Hotel Baglioni, piazza dell’Unità, in pieno centro a Firenze, ed una polemica, quella sollevata dalla consigliera comunale di perUnaltracittà, Ornella De Zordo. Di mezzo c’è una terrazza, o meglio l’ampliamento della loggia (il cosiddetto Roof Garden) situata al quinto piano dell’edificio. Progetto a cui la commissione urbanistica di Palazzo Vecchio ha dato il via libera, attraverso una deroga al regolamento urbanistico. Ma De Zordo va all’attacco: “Non illegittima, ma del tutto fuori luogo”. La consigliera fiorentina, in una nota, spiega che si tratta di “6 metri oltre i 20 metri d’altezza stabili dalla norma”.

PIAZZA - “Contestualmente – prosegue De Zordo – la proprietà del Grand Hotel si impegna a versare al Comune la somma di 20 mila euro da destinare alla riqualificazione della piazza. Un obolo che lascia perplessi: a parte che sembra un vero e proprio scambio, ma poi come è stato calcolato visto che non esiste un progetto di riqualificazione della piazza?”.
Per la consigliera, in sostanza, la concessione della deroga è “fuori luogo, visto che l’edificio, già sopraelevato, si situa in un contesto urbanistico particolarmente delicato. Con la sopraelevazione l’edificio dell'hotel, già più alto degli altri che affacciano sulla piazza, arriverebbe all’altezza dell’abside della Basilica di Santa Maria Novella”.

SOVRINTENDENZA – De Zordo, inoltre, si dice “meravigliata” per il fatto che “la sovrintendenza ha dichiarato l’immobile non sottoposto a vincolo di tutela. Quindi l’edificio può essere alterato e manomesso a piacere? E poi, come farà il Comune a non concedere deroghe analoghe ad altri alberghi che si affretteranno a richiedere lo stesso trattamento?”

“Sbalordisce il parere della Sovrintendenza” aggiungono i consiglieri comunali della Lista Galli Massimo Sabatini e Alberto Locchi che, in una nota, aggiungono: “Non può che suonare 'avventato' il voto di maggioranza che ha fatto passare la convenzione” di 20 mila euro tra Comune e Grand Hotel. “Adesso passerà in consiglio comunale - concludono -, ci sarà da discuterne”
 

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