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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Oltrarno: "Lista bianca? C'è già ma non lo sa nessuno", neanche Nardella

Il sindaco: "I clienti degli artigiani e delle botteghe potranno accedere in ztl A senza incorrere nella multa". Prende la parola Francesca, restauratrice: "La lista bianca c'è già, in tutta Firenze siamo in due ad essere iscritti al servizio"

Da gennaio 2015 l’Oltrarno passerà da zona Ztl ‘B’ ad ‘A+’, un provvedimento che stringe e di parecchio le maglie degli ingressi sotto le porte telematiche piazzate in via Romana e Borgo san Frediano. Tuttavia, per garantire gli accessi utili alle attività commerciali della riva sinistra dell’Arno, il Comune punta sulle “liste bianche”, liste cioè che conterranno le targhe dei mezzi utilizzati da clienti e fornitori degli artigiani. Il sistema prevede che al cliente della ‘bottega’, una volta transitate sotto l’occhio elettronico, gli sia automaticamente stornata la targa, senza rischio di incorrere la multa. La procedura è stata presentata questa mattina dal sindaco Nardella. E tuttavia c’è scappato l’inghippo. Alla sala Vanni di piazza del Carmine, infatti, luogo deputato per l’illustrazione del piano Oltrarno, ha preso la parola Francesca Lotti, restauratrice con lo studio in via dello Sprone: “Veramente la lista bianca esiste di già, solo che non lo sa nessuno”.

Nardella, in contropiede, rimane spiazzato e sorpreso; stessa cosa per Stefano Giorgetti, assessore alla mobilità, nulla. Attimi di imbarazzo, silenzio... Prende la parola l’ingegner Tartaglia, direttore mobilità a Palazzo Vecchio: “È vero, ma gli iscritti si possono contare su una mano”. “Per la verità- racconta poco dopo Francesca- gli iscritti sono meno di una mano. Da quanto ne so io siamo in due su tutto il centro storico di Firenze ad usufruire della lista bianca”. Il progetto ‘lista bianca’ fu cancellato da Matteo Renzi in versione sindaco perché fautore di casi giornalistici e irregolarità diffusa. Durante la stessa amministrazione Renzi, tuttavia, la pratica fu reintrodotta dall’allora assessore alla mobilità Massimo Mattei in accordo con Sas, la partecipata che gestisce i servizi alla strada.

“Il problema- afferma Francesca- che nessuno conosce questa possibilità. Oppure chi la conosce non la sfrutta perché la procedura di accreditamento messa in piedi da Palazzo Vecchio è davvero farraginosa. Io comunque l’ho fatta”. Come funziona? “Praticamente devo inserire su un sito ad hoc la targa del cliente entro le tre ore successive il passaggio sotto le porte telematiche che controllano la Ztl”. Tutto qua, allora è facile? “No, ripeto, per accreditarsi è complicatissimo, inoltre un cliente o un fornitore non può parcheggiare, perché in pratica può sostare soltanto 15 minuti”. Da qui a gennaio, assicura Nardella, “abbiamo tempo per migliorare il sistema”.

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