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Politica

Lettera della preside sui fatti del Miche, il ministro Valditara: "Dispiaciuto, pericolo fascista non c'è e questa è propaganda"

Nardella contrattacca: "Parole gravissime, intimidisce una dirigente scolastica: scuse o dimissioni"

Una lettera "impropria, che mi è dispiaciuto leggere". Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara definisce così la lettera scritta dalla preside del liceo Da Vinci a seguito degli scontri tra studenti davanti al liceo Michelangiolo. Nella missiva, resa pubblica ieri, la preside Annalisa Savino mette in relazione il "disgustoso rigurgito" identitario, con la politica dell'attuale governo.    

"Non compete a una preside, nelle sue funzioni, lanciare messaggi di questo tipo. - ha detto Valditara - E poi il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. In Italia non c'è pericolo fascista, nè una deriva violenta e autoritaria. Difendere le frontiere e ricordare l'identità di un popolo, non ha nulla a che vedere con il fascismo".

"Non voglio creare martiri - ha poi aggiunto il ministro - queste iniziative sono strumentali ed esprimono una politicizzazione che auspico non abbia un ruolo nelle scuole. Poi, se questi atteggiamenti dovessero persistere con comportamenti che vanno al di là dei confini istituzionali, vedremo se sarà necessario prendere delle misure. Attualmente non è necessario intervenire. Di queste lettere ridicole non so che farmene, sono propaganda".

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Intanto nella giornata odierna il sindaco di Firenze si è recato al liceo Da Vinci, proprio per incontrare la preside. E a proposito delle dichiarazioni del ministro, Dario Nardella le ha ritenute "gravissime, offensive, inaudite", quindi ha definito Valditara come "indegno di rivestire il ruolo di ministro della scuola" e ha chiesto "le scuse o le dimissioni". 

A parere del primo cittadino, infatti, "questo Governo non ha trovato il tempo neanche per una minima condanna dell'aggressione dei membri di Azione Studentesca ai due studenti minorenni del Liceo Michelangelo ma non ha perso un attimo per intimidire una dirigente scolastica".

Di segno opposto il commento del segretario fiorentino della Lega, Federico Bussolin: "Pienamente d'accordo col ministro, la preside si è spinta oltre il ruolo che le compete. Pare evidente il suo intento di fare politica strumentalmente, attaccando persino la politica di difesa dei nostri confini e dei nostri porti. Ebbene, se ha questi interessi legittimi, che provveda a dimettersi e a candidarsi in politica, ma alle prossime elezioni. Fino a quel momento, però, eviti di scrivere e divulgare propaganda di parte, tramite comizi inopportuni."

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