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Pienone alla Leopolda 10: la comandante curda commuove tutti / FOTO

Collegamento via Skype con Kobane, Renzi: "Le ragazze curde sono l'orgoglio dell'umanità"

A Cesare quel che è di Cesare. Matteo Renzi a questa edizione della Leopolda, la numero 10, ha fatto il pienone. Poi, certo, bisognerà vedere cosa farà elettoralmente Italia Viva.

Ma il bagno di folla questa sera, per il via alla kermesse, c'è stato. Diverse migliaia di persone all'interno. In 2mila restano fuori. "Per la prima volta abbiamo dovuto chiudere i cancelli, e meno male che doveva essere l'edizione del flop", dice Renzi dal palco.

Il leader di Italia Viva ha voluto arrivarci, sul palco, attraversando il suo popolo, letteralmente, osannato dal pubblico (qui il video dell'ingresso dell'ex segretario del Pd).

"Qui lanciamo idee per l'Italia, per i prossimi 10 anni", dice Renzi. "Mi accusano di voler far cadere il governo. L'ho fatto partire un mese fa, se lo facessi cadere ora sarei da ricovero. Lanciamo proposte, non ultimatum", prosegue.

Nel pomeriggio aveva inaugurato la mostra in ricordo del fotografo Tiberio Brachielli, ripetendo: "Zero polemiche verso l'esecutivo, solo idee".

Ma il momento più toccante è stato quando è iniziato il collegamento via Skype con Nessrin Abdalla, comandante curda a Kobane, in Siria del Nord, sotto attacco da parte della Turchia.

“Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a quello che sta succedendo ai nostri fratelli e sorelle del Kurdistan. L'occidente sta perdendo onore e dignità, di fronte ad una Paese Nato, la Turchia, che sta dimenticando i valori fondativi dell'alleanza. Noi stiamo con gli uomini e le donne del Kurdistan, contro l'aggressione della Turchia. Le ragazze curde sono l'orgoglio dell'umanità”, le parole di Renzi, dure e chiare, contro la Turchia.

"Sono dieci giorni che va avanti la battaglia e si sta estendendo in tutto il nord della Siria. Ora i combattimenti si fanno più vicini. Sono già migliaia i civili uccisi, centinaia di mutilati. Le persone che sono state costrette a lasciare le loro case e stanno utilizzando le scuole come rifugi", racconta la comandante, che si commuove e finisce l'intervento facendo la 'V' di vittoria con le dita. Parte alla fine del collegamento Skype un lungo applauso dell'intera platea.

Poi interviene il sindaco Dario Nardella e anch'egli spende parole per il popolo curdo: "Questa atrocità deve finire, vi aiuteremo a ricostruire le scuole di Kobane". Sulla sua presenza alla Leopolda: "I nemici non sono qui, ma nella destra sovranista".

Sabato 19 ottobre manifestazione a Firenze per i curdi

Pienone alla Leopolda 10 / FOTO

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