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Fusione di Scarperia e San Piero a Sieve: via libera alle leggi istitutive

All'unanimità il Consiglio regionale prende atto dei risultati referendari ed approva le leggi istitutive dei cinque comuni nati dai processi di fusione

Il 1° gennaio prossimo nasceranno in Toscana quattro nuovi comuni, frutto dei processi di fusione: Scarperia e San Piero a Sieve (Fi), Casciana Terme Lari (Pi), Crespina Lorenzana (Pi), Pratovecchio Stia (Ar).  Ieri il Consiglio regionale, prendendo atto dei risultati dei referendum, ha approvato all’unanimità le leggi istitutive.

All’inizio del nuovo anno i comuni originari saranno dichiarati estinti e le funzioni amministrative saranno esercitate da un commissario nominato dalla Prefettura, che resterà in carica fino all’insediamento dei nuovi organi dopo le elezioni, così come prevede la legge nazionale.

Al fine di garantire la continuità amministrativa, gli atti normativi, i piani, i regolamenti, gli strumenti urbanistici ed i bilanci dei comuni estinti resteranno in vigore fino all’approvazione da parte del commissario o degli organi del nuovo comune dei corrispondenti atti.

È stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Manneschi (IdV), ad illustrare le proposte di legge, esprimendo soddisfazione per gli esiti dei referendum. “Più che gli aspetti economici e finanziari, pure importanti - ha osservato – quello che risulta determinante per unire comunità diverse è la progettualità”.

Il presidente ha infine assicurato che il comune di San Piero a Sieve, sulla base degli accertamenti fatti, non dovrebbe avere un debito fuori bilancio per il contenzioso aperto su alcune aree. Nessun impedimento, quindi, alla fusione.

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