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La Lega cambia guida: Ceccardi ammicca ai 5 Stelle

Cambio al vertice: congressi congelati e Vescovi messo da parte. L'alleanza di centrodestra vacilla

La decisione era ventilata da tempo ma in molti erano scettici che Matteo Salvini l'avrebbe davvero presa. Manuel Vescovi, segretario nazionale della Lega (della Toscana, perché nel Carroccio le regioni sono da sempre "nazioni") forte di almeno il 70% di consenso nel partito (almeno fino a ieri), verrà messo da parte per far posto a Susanna Ceccardi, la vulcanica sindaca di Cascina. 

Un commissariamento che congela di fatto i congressi che quasi sicuramente avrebbero visto Vescovi vincitore: all'uomo che ha gestito le partite vincenti di Arezzo, Grosseto, Pistoia, Massa, Pisa e Siena sarà concesso il "contentino" di un ruolo nazionale. Salvini, si dice, vuol dare una chance alla giovane rampante: sarà candidata alle europee e gestirà il partito nelle cruciali partite delle elezioni regionali del 2020 e prima ancora nella tornata amministrativa del 2019 che, fra le altre dispute, contiene con sé l'appuntamento del rinnovo del sindaco di Firenze.

Ma quello che può sembrare un normale avvicendamento, anche se calato dall'alto, può in realtà far vacillare gli assetti politici. Ceccardi, che lo ha ribadito oggi in una intervista al Corriere Fiorentino, strizza l'occhio al Movimento 5 Stelle. "Nei piccoli comuni - dice - possiamo formare liste civiche insieme ai pentastellati". Ceccardi sottolinea la "discontinuità" con il passato che farebbe somigliare la Lega al Movimento di Beppe Grillo. Una posizione che suona come una critica agli alleati del centrodestra, accusati in passato di aver "ammiccato" troppo al Pd.

Ceccardi, però, a parole non intende affatto rinnegare l'alleanza di centrodestra. Certo, si tiene una mano libera e dice agli alleati: o riconoscete che la Lega è il dominus nell'alleanza, o andiamo da soli (o con i 5 Stelle). Nei giorni scorsi è arrivato il primo scontro nell'alleanza politica che sembrava destinata a contendere seriamente le amministrazioni al centrosinistra, quello sull'ampliamento dell'aeroporto di Firenze. La Lega lo mette in discussione, avvicinandosi proprio alla posizione dei grillini, in quella che sembra più una sfida della costa toscana contro l'entroterra fiorentino. Una scelta che appare suicida, a sette mesi dalle elezioni forentine. 

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