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Venerdì, 19 Aprile 2024
Consiglio comunale

Palazzo Vecchio: il partito Italexit sbarca nel consiglio comunale di Firenze

La creatura di Gianluigi Paragone arruola un consigliere comunale

Il partito 'Italexit' di Gianluigi Paragone sbarca a Palazzo Vecchio, in consiglio comunale. Lo fa arruolando tra le sue file il consigliere Andrea Asciuti, ex Lega.

Asciuti, da sempre contrario all'obbligo di vaccino anti Covid, si dimise dal partito di Salvini nel settembre scorso, accusando leader e partito di incoerenza proprio sull'obbligo vaccinale. Peraltro la Lega aveva già stigmatizzato le sue posizioni sulla pandemia, dopo che lo stesso Asciuti aveva paragonato i 'no vax' agli ebrei durante l'Olocausto. Ora il passaggio con Paragone, ex direttore de 'La Padania', senatore ex Movimento 5 Stelle ed ora leader del partito 'Italexit'.

Asciuti e Paragone si sono incontrati sabato in città e l'ufficializzazione del passaggio del consigliere in Italexit è avvenuta ieri durante il consiglio comunale.

"Sia Paragone che Asciuti, da sempre con un uno spirito anti-Sistema, hanno avuto un’esperienza nella Lega e, in tempi diversi, ne sono usciti. Per rimanere coerenti e fedeli ai propri ideali, insieme ad altri politici fuoriusciti da quei partiti (Lega e Cinque Stelle) che si erano dichiarati anti-Sistema e che poi sono diventati ingranaggi del Sistema, Paragone e Asciuti iniziano una collaborazione per salvare quanto ancora è salvabile dall’azione distruttrice della globalizzazione", si legge nella nota che annuncia il passaggio.

"Le principali battaglie a livello nazionale - si legge ancora - si concentrano sui diritti e le libertà da recuperare, combattendo la dittatura sanitaria e le leggi infami (vaccinazione obbligatoria e Green Pass); sulla sovranità monetaria da recuperare, uscendo quanto prima dall’Euro".

A livello locale il consigliere Asciuti "conferma la sua opposizione costruttiva nei confronti dell’amministrazione di centrosinistra" e "promette il suo impegno per azzerare la tassa Tari ai commercianti che hanno aperto attività negli anni 2018/19 e che sono falliti nel biennio 2020/21. Altrettanto impegno per ottenere finanziamenti ai Centri Estivi fuori città, dove gli studenti delle scuole elementari e medie possano coniugare il divertimento e l’apprendimento".

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