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Betori: "Non sarà la Chiesa a ostacolare la nascita della moschea"

L'arcivescovo replica a Forza Italia che parla di "islamizzazione dell'Occidente" e considera un "errore" costruire la moschea. Nardella sulla stessa linea del cardinale: "Non si può obbligare le persone a pregare sui marciapiedi, questa non è Firenze"

Costruire oggi una moschea a Firenze “è un errore”. Il virgolettato è del consigliere Mario Razzanelli, ex Lega Nord, oggi tra le fila di Forza Italia. Che gli affida il compito di spiegare la posizione sul tema in Consiglio comunale, nel giorno in cui ad ascoltarlo, seduto nei banchi della giunta, c’è l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, ieri nel Salone dei Duecento per consegnare alla città il messaggio di Papa Francesco scritto in occasione della Giornata mondiale della pace 2015. "Siamo da sempre convinti- continua il forzista- che debba essere garantita ad ognuno la libertà di professare la propria religione, ma di fronte al fenomeno dell'islamizzazione dell'Occidente non si può più ragionare solo in termini di diritti, ma anche e soprattutto di doveri". Per questo, aggiunge l'esponente di Fi, "prima di parlare di nuove moschee si debba affrontare fino in fondo il fenomeno dell'estremismo di cui l'Islam è pervaso, e si debba lavorare perché nei paesi islamici sia garantita la libertà di culto ai nostri fratelli e sorelle cristiani".

BETORI – Nel giorno dedicato alla pace Razzanelli con il fuoco non scherza. Betori lo ascolta in silenzio, almeno fin quando resta seduto in aula. Alla fine della cerimonia, però, braccato dai giornalisti, dice la sua, scandendo per bene la posizione della Curia fiorentina e la Chiesa sulla questione: "Non è certo la Chiesa cattolica che ostacolerà la nascita di una moschea o più moschee a Firenze". Per l'arcivescovo- che sottolinea come il dialogo con l'Imam sia "ottimo"- "ogni religione ha diritto all'esercizio del proprio culto. Tutto va fatto nel rispetto della realtà della nostra città, della presenza della comunità islamica e delle altre comunità religiose su questo territorio".

NARDELLA - Passano pochi minuti e anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, prende le distanze dalla posizione di Forza Italia: "E' improduttivo e controproducente obbligare esseri umani a pregare in mezzo alla strada o sul marciapiede. Questa non è Firenze". Firenze, continua, “è conosciuta nel mondo come città di pace: trovo che sia assolutamente fuori da ogni concezione negare ad un essere umano la libertà di pregare. Il divieto alla preghiera non ha niente a che vedere con la storia e i valori della nostra citta'". Per Nardella, infatti, una cosa "sono i problemi legati a temi come l'immigrazione, la convivenza sociale e la legalità", altra cosa la libertà di culto: "Per favore non confondiamo le acque". Tra i valori di Firenze, conclude, "oltre alla libertà di preghiera c’è anche il riconoscimento a qualunque fiorentino di avere un luogo dove poter pregare".

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