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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Soffiano

Presidente Barducci: "Primo Maggio a lavoro? Fa male a Renzi"

Intervista esclusiva al presidente della Provincia Andrea Barducci: critica la posizione sul Primo Maggio, Peretola e il piano a "Volumi Zero" apertura su una possibile candidatura alla "Provincia Metropolitana"

Ieri sera alla casa del popolo La Concordia di via Roncolungo si è svolto un incontro del Partito Democratico sul tema lavoro e immigrazione. Presenti alla riunione Guido Sacconi, ex deputato europeo, ed il presidente della Provincia Firenze Andrea Barducci al quale, a margine del dibattito, abbiamo posto alcune domande.  
A proposito di immigrazione e lavoro: il conferimento della cittadinanza italiana favorirebbe un processo di integrazione territoriale per tutti quei migranti che da anni risiedono e operano nel nostro paese?
Io penso che chi nasca in Italia dovrebbe avere la cittadinanza immediatamente così com’è nel modello statunitense. Per chi arriva si potrebbe intanto discutere su alcuni diritti civili, per esempio la partecipazione alle elezioni amministrative, naturalmente legando il tema al lavoro regolare ed al permesso di soggiorno, e stabilendo un tempo congruo entro il quale poter acquisire questo tipo di diritto. Credo che nel paese ci sarebbe uno spazio per fare questa riflessione seria.

Diritti, va bene, ma ancora, per esempio, la politica non ha trovato un accordo su come e dove fare la moschea a Firenze. Lei cosa ne pensa?
L’ho già detto fin dall’inizio, io sono favorevole alla moschea; devo dire che mi stupisce anche un po’ la direzione che ha preso la discussione. Alla soluzione proposta dalla comunità islamica si contrappone l’idea stucchevole di costruire micro luoghi di culto sparsi sul territorio.

Si riferisce alla proposta dell’Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori?moschea-firenze_3
Certo. Sul territorio ci sono tante belle chiese, c’è la sinagoga, ci può essere anche una moschea. Io che religioso non sono, non ho nessun pregiudizio al fatto che vi siano dei luoghi in cui praticare il proprio culto. Si trovi il posto migliore, un luogo ragionato all’interno di un contesto strutturato, e si faccia. Naturalmente senza finanziamenti della pubblica amministrazione come è normale e giusto che sia.

Come si sposerebbe una struttura del genere con il piano strutturale a volumi zero adottato dal comune di Firenze?
Non possiamo rispondere ad un tema come questo con la logica dei volumi zero. A parte che se andiamo a vedere bene i volumi zero non ci sono, e comunque non credo sia il vero tema. Riteniamo che una moschea sia utile ai fini dell’integrazione e dell’equilibrio di un contesto cittadino e sociale? Io sono tra quelli che credono di si. Non mi interessa per nulla la fattibilità legata ai volumi, nulla. I volumi zero stanno nella filosofia di che crede di venderci che Cristo, a proposito di chiese e di moschee, sia morto per un raffreddore.

Cambiamo fronte. Polemica sul primo maggio. Come giudica la posizione di Palazzo Vecchio sull’apertura dei negozi nel centro storico di Firenze?
La giudico sbagliata, come ho già avuto modo di dire più volte. Ritengo che ci siano delle date evocative, molto particolari, in cui si sta semplicemente a casa. Si sta a casa per Natale, il Primo maggio, per Pasqua, il venticinque aprile e per il primo dell’anno.

Questa posizione di Renzi quanto fa male al PD?
Quanto faccia male al PD non lo so, secondo me fa un po’ male a Renzi, parecchio male all’amministrazione comunale ed è del tutto inutile alla città di Firenze perché motivo di divisione. E’ chiaro che non tutti possono festeggiare perché ci sono servizi di pubblica necessità che vanno garantiti, ma evocare la crisi per tenere aperto i negozi è una sciocchezza ed un’argomentazione che sta in piedi tre minuti: se i soldi mancano non si spendono, mi pare chiaro, un'apertura domenicale in più non può mutare questo fatto. Credo che dall’inizio l’intera vicenda sia stata impostata male perché si è teso in realtà a proporre il problema cose se fosse di natura politica. Usciamo da questa logica ed affrontiamo il tema per quello che è.

Vicenda Peretola e Parco della Piana. Come si concluderà la partita politica ed amministrativa in corso? Alla fine la Regione imporrà le proprie scelte?
Proprio perché c’è bisogno di una parola fine mi auguro che la Regione riesca a mediare tra la nostra posizione, Provincia di Firenze, Prato, i comuni della piana e le associazioni ambientaliste, e le esigenze del Pit. Credo che da questa delicata vicenda si debba uscire con una posizione condivisa da tutti altrimenti rischiamo un ostruzionismo politico ed amministrativo che andrà avanti nel tempo trascinandosi con sé gran parte dei temi fondamentali che sono in gioco in questa partita.

  Non mi tirerei certo indietro, ma non lo farei nemmeno a tutti i costi.  

Lei è il promotore della provincia metropolitana, un unico ente amministrativo che raggruppi Firenze, Prato e Pistoia. Se la cosa prendesse forma si candiderebbe alla presidenza?
Mi sono candidato alle primarie della provincia di Firenze perché sollecitato dalla gran parte, non tutti ma quasi la totalità dei sindaci e dei segretari del PD comunali nella provincia allora in carica. Questo per me è stato un invito importante che alla fine mi fece decidere di dimettermi dalla segreteria metropolitana e di partecipare alle primarie. Si dovrebbe rideterminare una situazione del genere. Si decide di stare dentro una proposta politica nella misura in cui sia condivisa e non determinata da mere ambizioni personali.

In questo caso si candiderebbe?
Non mi tirerei certo indietro, ma non lo farei nemmeno a tutti i costi.  

 

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