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"Si è compiaciuto della morte di Vigna e Armini", Gheri nell'occhio del ciclone

E' stato il sindaco di Scandicci, Simone Gheri, ad attaccare il patron di Radio Studio 54: "Su un social network ha nei fatti festeggiato la morte di due persone: provo vergogna"

Guido Gheri, il consigliere comunale di Scandicci e patron di Radio Studio 54, ancora nell’occhio del ciclone. Questa volta a chiamarlo in causa il sindaco stesso di Scandicci, Simone Gheri, che ha preso carta e penna e ha suonato la carica. Motivo? Un post che sarebbe apparso sulla pagina facebook del consigliere che avrebbe esultato per la morte a stretto giro dell’ex procuratore antimafia Pier Luigi Vigna e del giornalista Claudio Armini. “Il consigliere comunale Guido Gheri – ha affermato il sindaco in una nota – su un social network ha nei fatti festeggiato la morte di due persone: provo vergogna perché questo personaggio è un rappresentante dei cittadini e siede nel nostro stesso Consiglio''.

Per questo il sindaco si è detto “profondamente indignato”, sia per il post che sarebbe apparso sulla pagina personale del capogruppo di ‘Voce al popolo’, sia per una serie di interventi scritti al riguardo da altre persone. “Dai commenti successivi al post – continua Gheri – emerge che i riferimenti sono all’ex procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna e al responsabile dell’informazione del nostro Comune, Claudio Armini, a noi molto caro, ma i nomi di chi è stato offeso – aggiunge il sindaco – non fanno differenza perché festeggiare la morte è sempre indegno, di qualsiasi persona si tratti”

"Nel caso di Claudio – conclude il sindaco riferendosi al capo dell'ufficio stampa e vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana – Guido Gheri ha mostrato soddisfazione per la scomparsa di un dipendente dell’ente dove è consigliere comunale. A quanto ci risulta il capogruppo di ‘Voce al popolo’ non aveva mai osato dire niente a Claudio finché era in vita: ha atteso le ore successive alla sua scomparsa, e questo la dice lunga sulla vigliaccheria umana”.

ORDINE E AST – E del caso si è occupato anche l’Ordine dei giornalisti della Toscana e l’Associazione stampa toscana che, in una nota congiunta, esprimono “sconcerto per quanto denunciato dal sindaco di Scandicci Simone Gheri a proposito dei post pubblicati sul profilo facebook del consigliere comunale della 'Voce al popolo' Guido Gheri”. “Il valore della vita ed il suo rispetto sono concetti che dovrebbero essere comuni a tutti e ancora di più a chi esercita ruoli di rappresentanza istituzionale, come un consigliere comunale. Significativo poi che le persone la cui morte venga trattata così siano un magistrato ed un giornalista”. “Da parte nostra – proseguono l’ordine ed il sindacato dei giornalisti – crediamo che l'unico modo possibile per reagire, oltre ad esprimere sdegno, sia coltivare quell'amore per la verità senza se e senza ma che è all’origine della professione giornalistica e che stava tanto a cuore a Claudio Armini”.
 

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