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Cantieri Tav, i grillini contro Renzi: "Sventrano Firenze e il sindaco che dice?"

Dopo l'incursione in Palazzo Vecchio sul blog di Grillo è stata pubblicata una nuova invettiva: "Renzi era (ed è) troppo impegnato ad inseguire la poltrona della segreteria del PD per rispondere ai cittadini"

Ieri una delegazione del Movimento 5 Stelle ha fatto ‘incursione’ a Palazzo Vecchio nel bel mezzo dei lavori del consiglio comunale. Obbiettivo dei grillini, guidati dall’onorevole Alfonso Buonafede, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Sottotitolo dell’incontro ravvicinato la questione Tav, il nodo fiorentino. La faccenda è scoppiata meno di una settimana fa, quando il Comitato No Tav Firenze, ha reso noto uno studio dell’Arpat che certifica l’innalzamento della falda cittadina nei pressi dei cantieri dell’Alta Velocità a Campo di Marte e agli ex Macelli, lì dove è prevista la stazione Foster.

IL BLITZ DEI GRILLINI IN PALAZZO VECCHIO

Da qui l’iniziativa dei 5 Stelle che hanno voluto portare il caso all’attenzione del sindaco. Questa mattina la polemica non si è fermata. Sul blog di Beppe Grillo, la bibbia dei pentastellati, la piattaforma ufficiale del grillismo, è comparso un post, firmato dallo stesso Bonafede ('Il buco nell'acqua di Renzie la talpa #NoTav'), corredato da un fotomontaggio: una talpa con il volto di Renzi. La fresa Monna Lisa, infatti, la mega trivella al centro dell’indagine della procura di Firenze, la stessa che dovrà grattare il sottosuolo fiorentino per far posto a due tunnel sotterranei dedicati ai treni velocissimi, è gergalmente detta ‘talpa’.

I CANTIERI TAV STRAVOLGONO LA FALDA

“A Firenze – ha scritto l’avvocato Bonafede – è previsto che l’alta velocità passi attraverso un doppio tunnel di circa 7,5 km che sventrerà il sottosuolo fiorentino compromettendolo per sempre. Si tratta di un’opera folle da tutti i punti di vista. Partiamo dai costi. I comitati contrari al sottoattraversamento hanno sempre avanzato, grazie al contributo di Professori universitari e tecnici, una proposta alternativa che permetterebbe ai treni dell’Alta Velocità di avere una linea di attraversamento in superficie con minori costi (circa 300 milioni di euro contro un miliardo e 500 milioni, possibili tre miliardi, preventivati per il sottoattraversamento) ed in tempi inferiori (viene stimato un quinto del tempo necessario per il sottoattraversamento). Il sottoattraversamento, inoltre, ha anche numerose incognite ed è prevedibile, come sempre avviene in Italia, che i tempi (già in ritardo) si allungheranno notevolmente”.

RISCHI – Il post continua mettendo sotto la lente di ingrandimento il documento redatto dall’Arpat: “Quali sono i rischi per Firenze? Sono tantissimi e riguardano le case dei fiorentini vicine al tracciato, circa 280 palazzi vanno almeno periziati secondo le stime RFI (secondo l’Osservatorio Ambientale il monitoraggio deve riguardare circa 2000 edifici) e la salute dei cittadini per l’innalzamento dell’inquinamento atmosferico legato alla cantierizzazione e per il rischioso smaltimento delle terre di scavo. Oggi questi rischi sono confermati da una nota ufficiale dell’ARPAT. Sono stati realizzati soltanto i lavori preparatori e c’è già un dislivello accertato della falda”.

Renzi-blog Grillo-2RENZI – Da qui l’invettiva contro il sindaco, cominciata ieri fuori dal salone dei Duecento di Palazzo Vecchio e continuata oggi nel tempio di Beppe Grillo: “E Renzi? Cosa pensa Renzi? Il sindaco assenteista cosa rispondeva ai cittadini nel 2010? Ascoltava la loro voce? Come rispondeva alla lettera della Prof.ssa Teresa Crespellani sui rischi dell’opera? Renzi era (ed è) troppo impegnato ad inseguire la poltrona della segreteria del PD per rispondere ai cittadini. Da politico vecchissimo stampo diceva, nel febbraio 2011: “Penso che i comitati non debbano fare terrorismo psicologico”. Renzi, oltre che interessarsi una volta tanto della sua città, dovrebbe almeno chiedere scusa ai comitati contrari al sottoattraversamento. Altro che terroristi psicologici, le ombre su un progetto così folle si moltiplicano ogni giorno! Il M5S, sia a livello locale, sia a livello nazionale continuerà a battersi perché la voce informata e competente dei comitati trovi risposta nelle istituzioni. Ieri abbiamo raggiunto Renzi in Palazzo Vecchio e gli abbiamo chiesto un incontro pubblico con i cittadini. Faremo intervenire i professori ed i tecnici che, documenti alla mano, gli dimostreranno ancora una volta la follia dell'opera. Renzi faccia intervenire almeno sé stesso”.

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