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"Grande Firenze", Nardella rilancia. Sindaco unico nel 2019?

Torna fuori l'ipotesi di unire otto comuni: fra tre anni e mezzo la verità

Dario Nardella torna alla carica (lo aveva già fatto ad ottobre scorso) per realizzare il progetto de “La Grande Firenze”. Prima Scandicci, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli, Impruneta, e Campi. Poi eventualmente anche Calenzano, Lastra a Signa, Signa, San Casciano. Unire i comuni per "dare una spinta sulle infrastrutture, creare un piano economico unitario, semplificare e unificare uffici, regole, risorse pubbliche. Sarebbe una scelta per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese e i tempi sono maturi”.

Il punto su cui Nardella basa il suo assioma è quello dell'integrazione delle infrastrutture, perché, come ha spiegato ad una trasmissione televisiva di Italia 7, "se guardiamo tutta Europa, le grandi città urbane si sono costruite prima di tutto sulle reti di trasporto: Bilbao in Spagna, Monaco in Germania, Lione in Francia. Dobbiamo avere presente questo ordine di grandezze: se facciamo una città da oltre mezzo milione di persone abbiamo più chance che adesso con i nostri singoli comuni. E i nostri amici, cittadini di Campi, Scandicci, Sesto, sono già più avanti della politica, e quando girano il mondo dicono 'noi siamo di Firenze’”.

Per fare la fusione occorrerebbe portarla "a voto referendario di tutti i cittadini tra tre anni e mezzo, al termine delle attuali scadenze e mandati politici”. Dopo di che si potrebbe pensare davvero all'elezione si un sindaco unico, per una semplificazione amministrativa e politica. Nardella è intervenuto in seguito alle dichiarazioni del sindaco di Campi Bisanzio Emiliano Fossi, che aveva rilanciato il tema.

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