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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Conte bis: il giuramento del professore al Quirinale

Le congratulazioni del rettore di Firenze e di Dario Nardella

Si è concluso il giuramento del premier e dei ministri nel Salone delle Feste​ del Quirinale di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Stasera si terrà il primo Consiglio dei ministri, per la nomina di Paolo Gentiloni a commissario italiano in Europa. Il nuovo governo M5s-Pd entrerà nella pienezza dei poteri dopo la fiducia alle Camere. "C'è una maggioranza parlamentare e si è formato un governo. La parola compete al Parlamento e al governo che nei prossimi giorni si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il programma", ha commentato il capo dello Stato.

Nei prossimi giorni verranno nominati tutti gli altri sottosegretari e i viceministri. Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato. All'inizio della prossima settimana si potrà quindi dire definitivamente chiusa la crisi agostana aperta da Matteo Salvini. La maggioranza a Montecitorio dovrebbe essere larga, con più di venti voti di scarto. A palazzo Madama, invece, i numeri sono un po' più risicati: 161 il numero magico, 162 - sulla carta - la soglia dei sì che si ottiene sommando i voti dei senatori di Movimento 5 stelle, Pd e Leu, anche se c'è già chi è pronto a scommettere che i giallorossi raggiungeranno e supereranno quota 170.

Nuovo governo M5s-Pd, tutti i nomi dei ministri del Conte bis

Tra i 21 ministri, 10 sono di provenienza pentastellata, 9 dal Pd e uno in rappresentanza di Liberi e Uguali. Luciana Lamorgese agli Interni è un profilo tecnico. Tra tutti sono solo due i riconfermati nel proprio dicastero, Alfonso Bonafede alla Giustizia e Sergio Costa all'Ambiente.

Una ghigliottina che neanche l'ex vicepremier Luigi Di Maio è riuscito a superare, dovendo invece cedere il Lavoro a Nunzia Catalfo e spostarsi agli Esteri. Tra le novità, l'introduzione del Ministero dell'Innovazione tecnologica in mano a Paola Pisano, del Ministero dello Sport e delle politiche giovanili di Vincenzo Spadafora e la trasformazione del dicastero presieduto prima da Lorenzo Fontana, e poi per qualche settimana da Barbara Locatelli, in Ministero delle Pari opportunità e della Famiglia, presieduto da Elena Bonetti.

Soltanto una donna in più rispetto al Conte Uno ma si trovano in posizioni importanti.

Infine, la presenza di Roberto Speranza in rappresentanza di Leu alla Salute, forse uno dei ministri più 'a sinistra' nella storia politica recente. Completano la squadra Lorenzo Guerini alla Difesa, Roberto Gualtieri all'Economia, Stefano Patuanelli allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova alle Politiche Agricole, Paola De Micheli alle Infrastrutture, Lorenzo Fioramonti all'Istruzione mentre a quello dei Beni culturali, con delega al Turismo, torna Dario Franceschini.

Tra i componenti del governo senza portafoglio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, Fabiana Dadone alla Pubblica Amministrazione, Francesco Boccia agli Affari Regionali e alle Autonomie, Giuseppe Provenzano ministro per il Sud ed Enzo Amendola agli Affari Europei.

Si sposta nella 'stanza dei bottoni' a palazzo Chigi, in veste di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

Lunedì prossimo il premier Conte presenterà per esteso il suo programma "che guarda al futuro" alla Camera e inizierà il dibattito per la fiducia, che si concluderà il giorno successivo al Senato. Ottenuto il sì delle due Camere, il governo otterrà la pienezza dei poteri.

Intanto da Firenze arrivano le congratulazioni al professore 

“Voglio esprimere a Giuseppe Conte, docente del nostro Ateneo, le più sincere congratulazioni per il nuovo incarico che ha ricevuto. L’auspicio è che i temi della formazione, della cultura e della ricerca, fondamentali per l’avvenire del Paese, siano al centro dell’agenda dell’esecutivo”. Questo è il messaggio che il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei ha voluto rivolgere al Presidente del Consiglio che oggi presterà il giuramento al Quirinale.

Il primo cittadino Dario Nardella ha augurato, su Twitter, che il nuovo governo faccia un buon lavoro.  

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